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| #Letto Il volume è composto da 7 storie. Solamente le prime 3 riguardano la saga di Dara la Strega, personaggio che possiamo intravedere anche in copertina. Questi 3 capitoli sono stati originariamente serializzati su Horror House (dovrebbe avere target shojo, andando quindi ad inserirsi nella ricca tradizione degli shojo-horror) tra il 1986 e il 1987 e successivamente usciti in volume per Tairiku Shobo (1987). Dara non si limita ad essere un personaggio all'interno del racconto, ma è anche la narratrice. Metà del suo volto è celato da un ciuffo di capelli. Se, per qualche casuale motivo, una persona riesce a vedere anche il lato nascosto del viso, la sua vita subirà atroci conseguenze. Da questo incipit partono le storie di Dara. Ad ogni capitolo c'è uno sfortunato di turno, che riesce ad intravedere cosa nascondono i capelli e da lì parte l'orrore. Il terzo episodio non so se lo reputo migliore, ma sicuramente è diverso dai primi due. Gli altri 4 capitoli sono oneshot, molto simili tra loro, che contengono sempre una svolta finale. Sono tutte storie molto semplici, senza pretese e che non si discostano da tutto quello che abbiamo già letto di Hino. è stata quindi una divertente e piacevole letture, che non ha qualcosa di nuovo o particolare da dire o da aggiungere. Volume promosso, ma sicuramente non tra i migliori. Attendo con impazienza "Il Villaggio dei Maiali".
Ad inizio volume troviamo una nuova prefazione di Maurizio Ercole. Sinceramente faccio molta fatica ad entrare in sintonia con la sua scrittura. In questo caso ci tiene ad unire tutti i puntini che legano i capitoli di Dara, in particolare il suo personaggio, alla tradizione e al mondo dello spettacolo giapponese. Io preferirei leggere di altri temi. Mancano riferimenti dettagliati sulla provenienza dei restanti capitoli.
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