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| Letto anche io, Non so cosa sia un emonogatari, ma questo è un racconto per immagini dove le didascalie hanno un ruolo narrativo al pari dei disegni, utili a completare il racconto riempiendo il vuoto di una sceneggiatura più ricca e articolata, che evidentemente non era nelle possibilità temporali del Miyazaki dell'epoca. Ci sono anche balloon, ma più diradati e riservati a momenti di dialogo. Buona parte del viaggio è in solitaria. La storia è evidentemente quella che ispirerà Nausicaa, gli elementi ci sono tutti, a parte l'inversione del sesso del protagonista. Ma richiama anche tante altre linee stilistiche di Miyazaki, ad esempio Mononoke Hime. C'è ovviamente un briciolo di fantascienza ancestrale, di mito di civiltà perdute e saggezza che si contrappone alle brutture e spietatezze del mondo. I disegni non hanno bisogno di commento. Buona l'edizione, richiama un libro vintage con la sua cartonatura. Si legge in poco tempo ma è certamente un fumetto importante del panorama storico nipponico, anello di giunzione fra il Miyazaki mangaka e quello che diventerà lo Studio Ghibli. Voto: 8,5
p.s. Per me la "parte del ritorno" sarebbe superflua, quindi non vedo mancanze di seconde o terze parti.
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