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| Salve! Non scrivo da un po', ma a causa di forze maggiori mi sto allontanando sempre di più dal mondo dei manga. Comunque, volevo precisare solo una questione che è stata molto spesso oggetto di discussione negli ultimi anni per quanto riguarda Berserk. E prendo spunto da questo commento di Max (nulla di personale sia chiaro  ). CITAZIONE (maxtex74 @ 14/9/2023, 09:41) post-Miura che senconso me era già cambiato dopo l'Eclissi da Dark Fantasy e Commedia Fantasy   Miura ha sempre ribadito in modo chiaro che Berserk, nella sue mente, è innanzitutto un fantasy. Perché il concetto di sottogenere "dark fantasy" non esisteva per quanto lo riguardava. Si potrebbe sostenere che Miura si sia appoggiato al "genere dark fantasy", almeno in termini moderni, a favore delle librerie e dei mercati. Ma chiaramente a lui non interessa questa suddivisione. Perché dico questo? Perché l'ha ribadito stesso lui in un'intervista del 2019 all'editore francese Glénat. -----------------------------------------------------------------------------------------------------
Glénat: Il dark fantasy è un genere abbastanza raro nei manga, ma è molto popolare in Europa. Perché hai scelto di esplorare quel genere? E come spieghi il successo di Berserk?
Kentaro Miura : Non uso la bacchetta magica, quindi sarà difficile trovare una ragione tangibile per il successo di Berserk.
Per quanto riguarda il dark fantasy, la mia prima influenza viene da Conan il Barbaro. Ma non vedo il dark fantasy come un genere a sé stante, ma piuttosto come l'equivalente del fantasy in generale. Al di fuori del Giappone, le principali opere fantasy come Il Signore degli Anelli contengono elementi oscuri. In Giappone, invece, il fantasy è stato reso popolare da videogiochi come Dragon Quest, che sono rivolti ai bambini e quindi svuotati di ogni elemento oscuro. Ma ero già stato influenzato da quei romanzi prima di esserlo da quei giochi,
Per tornare alle ragioni del successo di Berserk, penso che offrisse qualcosa di nuovo ai giapponesi. Quando divennero adolescenti, i lettori che avevano giocato in mondi fantastici pensati per i bambini iniziarono a cercare altre storie di quel tipo, ma che fossero adatte alla loro età. E penso che leggendo la mia serie abbiano scoperto nuovi elementi, segnati dall'amarezza per esempio, che hanno attirato la loro attenzione oltre a trovare rinfrescante entrare in un'opera destinata a lettori più grandi di loro. Per quanto riguarda il suo successo all'estero, forse si spiega con il fatto che le persone conoscono già da vicino questo tipo di storie?
A presto!  |
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Dai, dai, dai, finitelo che non ce la faccio più!
E dire che signori illustratori fantasy in Giappone non mancano. Era così difficile contattare gente come Shinobu Tanno (vedi lavoro svolto per Guin Saga), giusto per citarne uno che sarebbe stato perfetto per le copertine?
