La nave di Teseo

Eccomi

1
Toshiya Higashimoto arriva in Italia grazie alla J-Pop con questo interessante manga seinen (pubblicato su Morning di Kodansha) intitolato La Nave Di Teseo. Mi viene subito in mente il famoso paradosso (esplicitato anche nelle prime pagine del volumetto) che ci pone la questione: una nave che viene ristrutturata negli anni pezzo dopo pezzo può essere definita la stessa? E (aggiunge un manga) il corpo umano, che viene rigenerato totalmente nel giro di poco tempo? Anche se sappiamo che nel secondo caso non è propriamente così, il quesito iniziale è quantomeno interessante e sono curioso di capire dove vuole andare a parare.
La famiglia di Shin Tamura ha vissuto nella disgrazia sin dal lontano 1989 quando suo papà, Bungo Sano, di mestiere poliziotto di paese, avvelena una intera scolaresca provocando 21 morti. Da quel momento lui, la mamma e la sorella non hanno più sorriso né pianto, vivendo nell’onta e nella colpevolizzazione, forse anche di più di quanto la società Giapponese richiede. Nel 2017 Shin è un ragazzo sposato, con una moglie in dolce attesa, e vuole diventare un insegnante ma non si ritiene degno proprio per via del passato. Lei lo sprona ad uscire dal suo modo di pensare che ha rovinato la vita famiglia e con l’occasione le mostra una serie di appunti presi scavando nei quotidiani del tempo che mostrano come il caso del padre fosse solo la punta dell’iceberg di una strana serie di coincidenze. Pochi giorni dopo una tragedia scuote la vita di Shin, che decide di prendere in mano gli appunti della moglie e ritornare sui luoghi di 28 anni fa per fare luce sul mistero. E’ a quel punto che il ragazzo viene ammantato di una strana nebbia e torna nel 1989, sei mesi prima del delitto per cui è accusato il padre…
Uno stratagemma decisamente poco reale ed un pochino abusato (non faccio fatica, come altri hanno già fatto, di accostare il manga, in questo dettaglio, ad Erased), ma che ha il pregio di buttarci direttamente nella mischia e vivere in prima persona vicende che altrimenti avremmo vissuto tramite ricordi di altre persone, quindi almeno per questa volta tocca sospendere l’incredulità. Nel primo numero nello specifico leggiamo di come Shin cerchi di “annullare” i primi eventi tragici annotati dalla moglie e contemporaneamente di conoscere suo padre, incarcerato ancor prima della sua nascita. Il clima, nonostante siamo nell’innevato Hokkaido, è tutto fuorché luminoso e misteri e sospetti iniziano da subito ad emergere, lasciando molta voglia di leggere come proseguirà.
Un primo volume molto interessante ed in pieno stampo thriller del mistero, con eventi ignoti, personaggi sospetti ed ambigui, ed indagini da seguire (sapendo quantomeno in anticipo le probabili conseguenze). E’ il mio genere e quindi lo promuovo alla grande sperando che mantenga sempre questi livelli di mistero e suspance, e lo consiglio sicuramente a tutti gli amanti dei manga di indagini e di thriller.

2

Proseguono un po’ a tentoni le indagini di Shin, che non essendo un investigatore fa quel che può basandosi sugli eventi che già conosce. Fortunatamente sembra che oltre alla sua mamma anche altri inizino a fidarsi (a volte anche senza una reale motivazione), così il ragazzo riesce a trovare anche un impiego che possa garantirgli stabilità nel paese. Il tutto mentre nuove stranezze avvengono, eventi all’apparenza slegati e poco significativi, ma che Shin, conoscendo già come andrà a finire, pare ricollegare all’assassino.
Secondo numero che si riconferma, nel bene e nel male. Smaltita l’irrazionalità del salto nel tempo (che serve al protagonista e a noi per capire cosa succederà a breve e farci vivere nell’attesa dell’evento successivo) ora si ragiona sugli eventi, sulla possibilità ed eventualità di riuscire a cambiarli mediante le azioni del protagonista, e su come si riesca a disinnescarli e a trovare il colpevole. Ho apprezzato il fatto che il protagonista sia una sorta di dilettante e non riesca a fare più di tanto (mossa che di fatto aumenta il realismo, ma fa calare un po’ l’appeal della serie), un po’ meno il fatto che di punto in bianco una persona che sospettava di lui finisce per proteggerlo e passare dalla sua parte. L’autore sembra inserire anche un possibile colpevole e sinceramente ad oggi non capisco se sia un banale specchietto per le allodole. Per ora come gradimento siamo quindi punto e accapo, non ci sono cose mirabolanti, ma nemmeno grandi errori o incongruenze.

3

Le indagini sui punti cruciali dell’agendina lasciata a Shin dalla moglie proseguono, ma inaspettatamente, grazie ai movimenti “preventivi” del protagonista, il passato cambia, così come sembra cambiare l’obiettivo dell’assassino. Una ragazza viene infatti rapita, diversi giorni prima dal preventivato, e toccherà a Shin e suo padre risolvere il caso, grazie anche ad un misterioso disegno. Ma non tutto va come sperato, e soprattutto toccherà fronteggiare l’ispettore Kanemaru, che ha diversi sospetti su Shin.
Terzo volume migliore dei precedenti, seguiamo passo passo alcune indagini, che saranno tutto fuorché lineari, perché l’autore fa credere una cosa per poi prendere una strada differente. Interessante sarà anche l’incontro con l’ispettore, che sicuramente si fiderà di meno di Bungo e della famiglia e costituirà un ulteriore ostacolo alla scoperta del colpevole. Serie in crescendo.

4
Con l’arrivo dell’ispettore, le indagini da parte del protagonista subiscono una battuta di arresto, anzi, ora Shin deve correre ai ripari per evitare di essere accusato lui stesso. E dopo un'importante rivelazione, Shin fa un ulteriore viaggio e comprende come molte cose siano inspiegabilmente cambiate…
La tensione e la suspance non accennano a diminuire, soprattutto ora che, nonostante la buona volontà del protagonista, alcune cose del passato sono cambiate, ripercuotendosi anche negli eventi futuri. Ma l’assassino ora ha una carta in più e può eseguire le dovute contromosse.

5

Tornato al presente, Shin deve sostanzialmente riorganizzare la sua vita poiché tutto è cambiato. Dopo aver constatato che non è più sposato e che qualcuno in incognito gli sta mandando degli inquietanti disegni, il ragazzo decide di andare prima dal padre e poi dalla sorella per cercare di capirci un po’ di più. E se il primo, nonostante la detenzione, appaia abbastanza sereno, altrettanto non si può dire della seconda, che è stata anche tacciata dell’omicidio della sua amichetta.
Al dramma della situazione di Shin aggiungiamo un altro dramma relativo alla sorella, che ha fatto di tutto per nascondersi e che comunque sembra che anche l’attuale vita non le dia soddisfazioni. Il mistero prosegue, anche se in questo numero ci siamo un po’ soffermati sulle vite dei parenti di Shin, ed è ancora decisamente attraente. Unico neo, non mi va giù che al cambio del futuro, a Shin sia rimasta la memoria dell’”universo alternativo”, ma a ben vedere non c'erano altre opzioni per mandare avanti la storia…