#1Perdoname madre por mi vida loca. In questo caso direi perdonami per aver dubitato.
Nonostante non ci sia niente di particolarmente innovativo in quanto sembra una citazione continua a Giganti, Akira, Neverland, i mille fumetti survival ecc... , la lettura mi ha totalmente rapito. Innanzitutto i personaggi sono divertenti, enorme senso dell'umorismo, grandissimo ritmo. Inoltre l'intrecciarsi delle due linee temporali avviene senza la minima confusione. Tutto è estremamente chiaro.
Mi ha colpito tanto.
Il disegno è sicuramente essenziale, forse troppo anatomicamente per i miei gusti, ma apprezzo il fatto che tutti i personaggi siano facilmente distinguibili. Qua e là spuntano anche degli sfondi curati, molto geometrici, che creano ambientazione. Lo colorazione mi ha lasciato alquanto perplesso. Anche se adoro autori come Adrian Tomine, questa tinta unita (si dice?) non mi ha convinto per niente, ma è coerente col resto del fumetto.
All'uscita di Children of the Whales dissi anche qui dentro che Star aveva creato un precedente con questo formato e dunque poteva essere un esperimento ripetibile da loro, come anche, in una sorta di sfida, anche da altre case editrici. Per ora ci limitiamo a questo secondo esperimento della Star.
Penso ci siano una infinità non numerabile di autori che meriterebbero più di Ishiguro un formato del genere, ma è plus sicuramente mooooolto positivo anche in questo caso. Bellissima idea.
La mia copia è perfetta. Le pagine a colori, presenti solamente nel primo volume, sono molto apprezzate!
P.s.: Abbasso Getenrou!!!!!!