Plinius, anzi
Plinivs alla latina, è uno dei nuovi manga in corso di Mari Yamazaki.
Come ha visto l'Oracolo, è appena uscito in Francia dove sono stati pubblicati contemporaneamente i primi due volumi da parte di Casterman.
In realtà è realizzato a quattro mani con Tori Miki, fumettista sessantenne dalla variegata carriera (è stato anche sceneggiatore nel film Patlabor 3). Al termine del primo tomo c'è una interessante conversazione fra i due autori molto ricca di aneddoti e informazioni.
Anzitutto, come lavorano? Non è la solita relazione autore/disegnatore, anche se la parte principale spetta alla Yamazaki. Prepara le bozze, ascolta le critiche, poi disegna i personaggi e invia tutto in forma digitale a Miki, in quale si occupa delle ambientazioni e degli "effetti speciali" in quanto appassionato cinefilo. Beh, questo in linea generale, il risultato è molto bello e ricorda ovviamente Terme Romane.
Anche il concetto ricorda un po' Terme Romane, anzi fu concepito proprio nel periodo in cui veniva realizzato: la Yamazaki si sentiva un po' stretta dalla forma prettamente comica, che aveva come acme una gag, e voleva scrivere una vicenda nell'antica Roma più ampia e dal tono drammatico.
Cosa di meglio del prendere spunto da Plinio il Vecchio, al secolo Gaius Plinius Secundus, un uomo che incarnava l'anima romana? Tra l'altro con una storia personale non troppo conosciuta, cosa che lasciava ampio spazio alla romanzatura.
https://it.wikipedia.org/wiki/Plinio_il_VecchioIl fumetto inizia con il momento che dovrebbe vedere la morte di Plinio, ovvero l'eruzione del Vesuvio nel 79 d.c. [cit.
Il Vesuvio erutta distruggendo le vicine città di Pompeii, Hercolaneum, Stabiae e Oplontis. Plinio il Vecchio, a capo della marina militare stanziata a capo Miseno, coordina le operazioni di salvataggio della popolazione ma muore soffocato], ma a noi questo importa relativamente perché da qui inizia un flashback a ritroso che rappresenta il fumetto vero e proprio, la vita di Plinio a partire da un'altra eruzione, quella dell'Etna di una ventina di anni prima, in cui conobbe l'altro protagonista, ovvero il suo scriba/segretario Eumes, che essendo in Magna Grecia era ovviamente di origini greche.
Eumes diventa in pratica il narratore di Plinio, o il tramite col lettore, sì insomma qualcosa che ricorda Historie di Hitoshi Iwaaki.
In effetti questo mango potrebbe essere definito un incrocio fra Terme Romane e i titoli storici di Iwaaki, come Eureka e il già citato. In realtà non c'è molta azione, almeno finora, è piuttosto un'escursione nei tempi, negli usi e nella psicologià di quest'epoca storica. Anche spiccia eh, per molti capitoli si racconta semplicemente il viaggio di ritorno a Roma di Plinio e seguito, con visite a Templi e l'inevitabile incursione alle terme.
Nell'altro angolo del ring c'è Nerone! Il lunatico imperatore è visto infatti in un instabile confronto con Plinio (mal disposto a eseguirne gli ordini, o più semplicemente superiore a questioni di palazzo), qui fra l'altro alle prese con le mire politiche di Poppea.
La Yamazaki ha già dimostrato di saper scrivere bene romanzature storiche, pensiamo alle vicende dell'architetto termale. Togliete il 90% di terme e i viaggi nel tempo nipponesi e il dado è tratto!
Comunque un po' di commedia c'è sempre, non temete. Ma anche eruzioni e terremoti.
Si legge davvero piacevolmente.
Qualche altra notiziola: la Yamazaki (che adesso dovrebbe vivere a Padova, magari ci legge) arrivò a studiare a Firenze a 17 anni. Era una poveraccia, infatti talvolta scroccava il pranzo alla famiglia della sua amica siciliana Santina, che poi la invitò sull'isola: per questo dice di esserne affascinata e contenta di averla descritta.
Ora mi leggo il secondo volume.
Edited by clakira - 24/1/2023, 16:21