GHOST IN THE SHELLdi Masamune Shirow
Star Comics15x21, B., 352pp, b/n + col., € 9,50
Negli anni Ottanta e Novanta l'alta tecnologia fece avvampare come un incendio l'ambiente letterario della fantascienza, ormai vecchia e appesantita da schemi classici e rigidi che stava iniziando ad annoiare i lettori. Fu così che, verso la fine del secolo, nacque il cosiddetto movimento chiamato cyberpunk. Nell'alta tecnologia di questi ultimi anni si è fatto largo il termine micromachining. Si tratta di una nuova tendenza volta a creare direttamente meccanismi microscopici: questo non significa semplicemente produrre macchine di piccole misure, bensì consiste nell'entrare in un mondo completamente diverso, in cui le leggi fisiche o le strutture da tenere in considerazioni sono di dimensioni infinitamente più piccole rispetto a quelle ordinarie. La micromachining è dotata di quella freschezza tipica della novità assoluta, tale da portare una ventata d'aria nuova e quindi d'interesse generale, anche nei lettori di fantascienza. Se la realtà procede silenziosamente il suo processo evolutivo, passando dall'elettricità al computer, e dal computer al micromachining, la fantascienza non può restare legata ai canoni del passato, rischiando di annoiare chi la legge. Questo primo volume di Ghost in the Shell contiene gli episodi pubblicati a puntate una volta ogni tre mesi sulla rivista "Young Magazine Kaizokuban" pubblicata in Giappone da Kodansha.GHOST IN THE SHELL 2 - MANMACHINE INTERFACE15x21, B., 302pp, b/n + col., € 9,50
CITAZIONE
Questa storia si svolge quattro anni e cinque mesi dopo che Motoko Kusanagi, la protagonista di Ghost in the Shell, lascia la Nona Sezione della Polizia in seguito alla fusione con una sedicente forma di vita elettronica autocosciente. Non si tratta, dunque, di una storia incentrata sulle vicende della Nona Sezione. Inizialmente avevo pensato di intitolare questo libro 'Reparto Operativo Ghost', ma soppesando tutti gli elementi ho deciso per il titolo attuale. Mi dispiace per coloro che si aspettavano tematiche affini al primo volume, ma invito tutti a comprendere le mie motivazioni. Comunque sia, preferisco chiedervi scusa in anticipo, nel caso doveste rimanere interdetti.
Shirow Masamune
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GHOST IN THE SHELL 1.5 - HUMAN ERROR PROCESSER15x21, C., 184pp, b/n + col., € 15,00
La raccolta di episodi completamente inediti di Ghost in the shell 1.5 - human error processer. Apparsi solo su rivista fra il 1991 e il 1996, gli episodi costituiscono una sorta di ponte - ma leggibile a se stante - fra Ghost in the shell e Manmachine interface. Tornano dunque Bato, il vecchio Aramaki e tutta la 'Squadra Ghost' di Newport City, con avventure di cyber-spionaggio ricche d'azione e considerazioni sulla 'vita virtuale', ma questa volta con una sorpresa in più: uno speciale CD ROM allegato al volume.
Il capo della Sezione 9 Daisuke Aramaki
Dal primo volume si percepisce un autore acerbo, i disegni, le trame interessanti ma esposte in modo “faticoso”… pur coi suoi difetti è risultato il migliore dei tre tomi. In questa raccolta di episodi mi ha dato man forte l’aver rivisto in tempi abbastanza recenti la versione animata, ritrovando molte delle situazioni e aiutandomi così a fare chiarezza tra pagine abbastanza caotiche tanto nella narrazione quanto nella loro raffigurazione (ho provato subito simpatia per lo stile “bombato” e militare che mi ha riportato alla mente quel
Metal Slug che era tanto in voga nelle sale giochi tempo addietro). Una storia di questo genere ideata oltre vent’anni fa, a mio avviso, ha in se un tale anacronismo da rendere questa pietra miliare del cyberpunk ancor più affascinante. Spregiudicatezza e una vena comica inaspettata fanno il resto. Concludendo questo
Ghost in the Shell mi è proprio piaciuto.
Troppo fico vedere Bato infilarsi il tirapugni e stendere un cyborg con qualche rotella fuori posto
L’intermezzo
Ghost in the Shell 1.5 Human Error Processer contiene una manciata di casi seguiti dalla Nona Sezione (e senza il Maggiore) con un tratto migliorato e stesso dicasi per la loro narrazione. L’alta qualità del “confezionamento” + il CD ne gonfiano il prezzo nonostante il numero di pagine inferiore rispetto agli altri due. Però è un volume che consiglierei agli amanti di GITS proprio perché ci consente un approccio alla squadra senza la sua primadonna, dando più carattere alla temuta Sezione 9 come team.
Se poi sapete il giapponese è una vera chicca perché il cd contiene le storie presenti in questo volume ma ogni singola vignetta entra in campo di volta in volta con tempi e musiche adatte alla situazione, ci sono pure gli effetti sonori di spari ed esplosioni ad accrescerne la percezione! Un lavoro certosino che oltre ad essere divertente sembra funzionale al suo scopo… purtroppo non posso dirlo con certezza perché io il jappo non lo so e i balloons su cd non sono stati tradotti.
Ghost in the Shell 2 Man-Machine Interface col senno di poi avrei fatto volentieri a meno di leggerlo. Straripante di monologhi infarciti di un linguaggio tecnico tra il reale e l’inventato. Disegni sempre uguali, certo più curati che in precedenza ma meno accattivanti, con la procace protagonista e i suoi buffi aiutanti che si prendono tutto lo spazio disponibile. Credo di non esagerare se dico che un buon 80% di questo volume avrebbero potuto racchiuderlo in una sola facciata raffigurante Motoko in abiti provocanti disquisire di tecnicismi con ninnoli che gli ronzano attorno tipo api. Nonostante il vantaggio di trattare un unico racconto la pesantezza dell’esposizione e la monotonia (nemmeno le numerose pagine a colori sono riuscite a spezzarla) che si ripresenta ogni capitolo l’hanno reso estremamente noioso (pur essendo un argomento mai visto negli anime) e pure un po’ complesso.
In conclusione è andata bene 2 su 3 è un buon risultato. Alla versione cartacea da cui è stato tratto però ammetto di aver preferito l’anime, di cui vi lascio il link al topic:
https://mangadb.forumfree.it/?t=72509541