Karakuri Circus

In pratica hanno messo alla fine tutte le vignette che erano nei volumetti originali

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Diamo inizio ai combattimenti del sumo tra marionette, con Masaru e Heima che sembrano imbastire una marionetta abbastanza inusuale, ma Masaru la sa lunga… A remare contro però ci sono due misteriosi personaggi che mettono in difficoltà il duo. Come se non bastasse Senzavolto inizia a muovere le sue pedine…
Inizio volume da pieno shonen con tanto di simil-torneo e personaggi macchietta, sul finale invece si torna a salire di livello perché le cose si fanno più serie e pericolose.

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In questo volume termina il doppio scontro, quello tra Masaru e la marionetta automatica, e quello tra Heima e Goro. Conclusa la situazione, passiamo dal lato di Eleonore e Narumi con il secondo che ha sempre dell’astio verso la prima, non ricordando ciò che era successo nei mesi antecedenti. Un grave contrattempo però concede ai due l’occasione di collaborare e ci permette di scoprire anche ciò che è successo a Narumi dopo la battaglia contro le marionette ed il motivo del suo odio verso Eleonore.
Numero abbastanza movimentato, ormai dopo tutto questo tempo credo che chi legge avrà capito se la parte grafica relativa ai combattimenti possa piacere oppure no. Il plus, la parte migliore, risiede nel flashback di Narumi nel quale Fujita riannoda alcune interessanti situazioni e nei sentimenti di Eleonore che, innamorata del ragazzo, non riesce a darsi pace per la situazione che sta vivendo.

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Terminiamo il flashback iniziato nel volume 33 comprendendo così le motivazioni dell’astio di Narumi, ma tornando al presente comprendiamo anche come effettivamente si interroghi sul carattere di Eleonore, in contraddizione con quello che dovrebbe essere realmente. Chiudiamo quindi il sipario su questa avventura aprendo il successivo nuovamente su Masaru, tutto intento ad allenarsi con Guy, per potenziarsi e raggiungere l’obiettivo di proteggere Eleonore. E’ giunto il tempo di affrontare una importante prova per capire se è un marionettista degno di tale nome, e questa prova si incrocerà con il destino di Heima, ragazza adottata dagli Ashihana, che vuole ritrovare un luogo molto importante per lei, che le ricorda la sua famiglia d’origine.
Numero interessante, che motiva un po’ di più la scelta di Narumi di andare a testa bassa contro Eleonore, anche se il copione shonen tipico di Fujita sta essendo rispettato in piena regola, con lui che la protegge per una causa “egoistica”, ma che poi si trasformerà in altro. Dalla parte di Masaru invece è sempre interessante vedere come Fujita riesca ad aggiungere pezzi di trama motivandoli molto facilmente, nello specifico con la storia di Heima, tratteggiata con poche vignette.

E allora buona lettura!

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Prosegue l’arco narrativo dedicato a Masaru e al suo allenamento, che va di pari passo con una maggiore conoscenza dei membri della famiglia Ashihana. Dopo Heima e Yuri infatti assistiamo alla parte finale dedicata a Renge e al suo desiderio di ritrovare il campo di astragali che le ricordava l’infanzia ed i suoi genitori, per poi passare ad una saga che ci parlerà dell’ultima sorella, Kiku, ragazza molto intelligente ma che per questo tratta gli altri ragazzi del villaggio Kuroga sostanzialmente da inferiori. Nel mentre il circo Nakamachi decide di andare proprio nel villaggio Kuroga, e Senza Volto ha in serbo un nuovo ed importante avversario per mettere alla prova Masaru.
Siamo in una fase un po’ calante della trama principale, ma nonostante questo rimane un volume ed un tratto di storia molto godibili. E’ vero che Fujita usa degli escamotage abbastanza classici per uno shonen, ma le parti introspettive e relazionali dei personaggi controbilanciano la situazione in modo molto efficace e mantengono alta la qualità del manga.

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Lo scontro tra Masaru e Silvestri prosegue senza esclusione di colpi, e con diversi rovesciamenti di fronte, fin quando la domanda che il secondo pone al primo non viene totalmente soddisfatta. Seguono giorni di tranquillità, allegria e serenità con il circo Nakamachi che si è trasferito a Kuroga. Ma è solo la quiete prima della tempesta… Senzavolto è in agguato e prepara la strada per il suo attacco finale…
Volume in cui si ha il picco finale con un interessante combattimento e chiude la saga di intermezzo, si conclude sostanzialmente il preludio dei combattimenti (che francamente, a parte l’ultimo con Silvestri, ho compreso poco, mi è parsa una concezione di anime anni ‘70, quando in ogni puntata si mandava un nemico a caso, poi regolarmente sconfitto dal protagonista, invece di concentrare le forze… che senso ha avuto da parte di Senzavolto l’invio ad minchiam di nemici contro Masaru?) e si passa a quella che intuisco possa essere la saga finale, con il ritorno di un qualcosa che avevamo accantonato sinora, illudendoci che lo spauracchio fosse terminato, ed invece è ancora viva e presente…

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Nei capitoli finali del 36 si è dato inizio alle danze di quello che sarà probabilmente l’arco finale, ed infatti in questo volume 37 c’è moltissima azione: vengono presentati dei nuovi temibili nemici che fronteggiano sia i membri del circo Nakamachi sia, i più forti, Masaru ed Elèonore. Le situazioni sono le più variegate e non sempre a sfavore dei nostri, ma sul più bello interviene Senzavolto a sparigliare le carte…
Come dicevo largo spazio alla presentazione degli avversari e a numerose scene d’azione, potenziate dal tratto grezzo ma molto dinamico del sensei. C’è anche un pochino di tattica, ma nulla di decisivo, le battaglie sono impostate come un classico shonen, nulla di particolarmente esaltante. Si continua a seguire con passione però l’intreccio narrativo.

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Dopo la cattura di Eleonore, Senzavolto e gli altri fuggono, ma gli ingranaggi del destino per la ragazza e le vecchie marionette sembrano mettersi in moto. Cambiamo quindi scenario, spostandoci in America, dove Narumi, Guy, Ashihana, Ming Xia e George tornano nel vecchio istituto dove c’erano i bambini malati di zonapha poiché sono nuovamente sotto attacco: Senzavolto ha mandato diverse marionette automatiche, che il quintetto dovrà affrontare.
Siamo nel pieno dei combattimenti e qui esce tutta l’anima shonen di battaglia del sensei, che di sicuro riesce a realizzare, sia a livello grafico che di contenuti, opere non propriamente convenzionali (benché sempre nel rispetto dei canoni classici). L’unica mia perplessità è se riuscirà a mantenere una buona qualità per 8 volumi solo di combattimenti… vedremo.

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Siamo ormai nel pieno della battaglia, continuando e seguire le vicende di Narumi e del suo gruppetto, che si trova negli Stati Uniti. Il quintetto deve difendere un macchinario che allontanerebbe gli insetti responsabili della Zonapha dalle marionette meccaniche. Mentre Narumi e Ming Xia se la devono vedere all’interno dell’istituto, un secondo gruppo di avversari si fa sotto, capitanato da uno Shirogane O, cui si opporrà George, e Pantalone, che si imbatte in Ashihana.
Momenti concitati e in cui la storia a livello di trama di fondo ha poco da dire, ma a chi piace il disegno del sensei, l'impostazione delle tavole ed anche i confronti che inserisce nei contendenti, come Ming Xia che tenta di farsi notare da Narumi combattendo, oppure il confronto tra i due Shirogane O con tanto di passato di George, di sicuro non resterà deluso. Fortunatamente con Fujita il combattimento non è mai fine a se stesso (nonostante il tutto sia in piena impostazione shonen), ma permette all’autore di inserire anche momenti più psicologici ed introspettivi.