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| Sto leggendo I viaggi di Gulliver e nell'ultima parte, quando il protagonista si trova nella terra dei cavalli intelligenti, l'autore scrive un dialogo tra lui e un quadrupede che è una fortissima critica all'Inghilterra del suo tempo come mai prima nel romanzo. Jonathan Swift ce l'ha con sovrani guerrafondaui, nobili fancazzisti, politici corrotti, avvocati a cui non importa nulla della giustizia ma solo del profitto e medici a cui l'Alberto Sordi della Mutua faceva un baffo. Nemmeno il popolino si salva: CITAZIONE ...Per questo molta gente era costretta a mantenersi chiedendo l'elemosina, depredando, rubando, imbrogliando, ruffianeggiando, spergiurando, adulando, subornando, falsando, giocando, mentendo, alterando, lusingando, prepotenteggiando, vendendo il voto, scribacchiando, astrologando, avvelenando, puttaneggiando, prezioseggiando, diffamando, facendo i liberi pensatori e così di seguito.. Ma parla degli inglesi del '700 o degli italiani di oggi? Tutto il mondo è paese e lo è anche attraverso i secoli, non cambia mai nulla.
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