CITAZIONE (strikeshape @ 1/11/2022, 14:05)
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Il volume contiene una raccolta di nove racconti che hanno in comune, oltre ai robot, dei personaggi umani che ricorrono in alcuni racconti.
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Non ricorreranno solo nei racconti di Io, Robot ma anche in altre saghe del maestro Asimov.
Letto il secondo ed il terzo libro di Antonio Manzini sulla saga di
Rocco Schiavone (quando finirò i libri, mi sa che guarderò le serie tv), il Comm...coff..coff..vicequestore di stanza alla Prefettura di Aosta.
È frizzante, ha un bel mix tra un personaggio caleidoscopico nelle sue imperfezioni e l'eleganza degna di un giallo in grado di evidenziare le storture della contemporaneità. Nel suo incedere, per certi versi ho visto il Commissario Maigret, anche Rocco Schiavone entra nella testa e nel corpo dei criminiali e come nel commissario parigino ne viene eroso, ma se quest'ultimo ha le sue valvole di sfogo (la casa, la moglie, la tranquillità della ripetitività del quotidiano), Schiavone ne è esente, e per questo si consuma come un fiammifero.
Una bella scoperta, con qualche imprecisione all'epoca il Liceo Scientifico si trovava in Avenue Conseil des Commis e non Via Cretier, lì si trova il Convitto
Visto e considerato che la serie tv dell'Ispettore Coliandro m'è "garbata assai", ho deciso di ricorrere ai romanzi originali, ho latitato perché non sono un gran fan di Carlo Lucarelli (sebbene ne riconosca la "preveggenza"..).
Falange armata e
Il giorno del lupo non sono niente di che, tranne presentare una freschezza gergale ed una caratterizzazione quasi "larvale" del protagonista che i Manetti Bros (insieme allo stesso Lucarelli) nel format televisivo faranno sboccaire. Storicamente Falange Armata è un romanzo importate perché anticipò la "soluzione" della Banda della Uno bianca.
Ovviamente la cosa più curiosa è la figura della Beatrice dell'Ispettore, rappresentato da una figura ben nota per chi legge i manga della Panini: Simona Stanzani, la nota traduttrice ora residente a Tokyo, anni addietro anche presente nell'era paleolitica dei forum della Panini...
Il Buon Lucarelli l'ha inserita nei suoi romanzi con nome e cognome, nella serie tv vi è solo il "soprannome" da lui affibiatole: Nikita (primo episodio e niente più).
In questo momento mi destro tra
La vendetta del Professor Suzuki di Isaka Kotoro (ci troviamo nello stesso universo di i 7 assassini dello Shinkansen !! Ben fatto),
Le nostre adorate ragazze di Matsuura Reiko, il quarto di Rocco Schiavone,
Era di Maggio, ed i due ebook
Omicidio al Monte Fuji di Natzuki Shizuko (l'"Agatha Christie" nipponica) e
Uova di Hitonari Tsuji.