Posts written by Shin .

view post Posted: 12/1/2022, 12:12 Libri: cosa avete letto, cosa state leggendo? - Arte e Letteratura
In effetti dolce guerra non è un titolo di un capitolo che possa definirsi positivo...ammetto di aver trascinato minty nell'errore, ho dato maggior negatività al termine mielestrazio ( in realtà perché in quei capitoli c'erano Mann ed Hemingway, due che faccio fatica a digerire, anche se molto ma molto bravi :P).

Quindi se applicassi il ragionamento di minty, addirittura ben 65 romanzi di autori maschi sono annoverati tra le opere che non vogliono e non possono essere criticate (fammi passare questa locuzione) e solo 8 di autori di donne. È inqualificabile, oserei dire una discriminazione di genere...al contrario.

Ovviamente quest'ultima asserzione è uno scherzo, uno scempio, però è il risultato dell'appkicare uno schema in maniera impropria.
view post Posted: 11/1/2022, 11:34 Libri: cosa avete letto, cosa state leggendo? - Arte e Letteratura
CITAZIONE (minty77 @ 11/1/2022, 00:56) 
Di tutta quella pletora di nomi, solo cinque sono di autrici donne, e due di esse peraltro sono infilate in Mielestrazio, dove improvvisamente alzano sensibilmente la percentuale di presenza femminile (*). Posso non prendere granché sul serio codest'omino?

Ok ha messo il tuo libro preferito tra la categoria dei peggiori. Ci sta che venga preso a pallettoni, è comunque una antologia fatta sui propri gusti personali, quindi è un rischio che avrà calcolato.

Però la critica di discriminazione di genere la trovo, imho, impropria e inutilmente dispregiativa. Per ragioni storiche e sociali alle donne per secoli erano precluse le strade dell'alta cultura, o aperte solo porte, porticine alle quali era difficile entrarci o quando finalmente potevano entrarci, i generi da trattare gli erano limitati. Quindi, quando si parla di classici della letteratura, ed il 90% delle opere che Dorfles mette in lista rientrano in questi, è difficile che la proporzione tra autori maschi e femmine sia anche solamente simile.
È brutto, avrebbe potuto Dorfles far "riscoprire" autrici, ma non avrebbe avuto senso nell'intento dell'opera.

Tutt'altra cosa se si metteva a disquisire di opere contemporanee, lì quella sproporzione sarebbe stata un brutto segnale e giustamente criticabile.

Certo fa specie che non ci sia la Deledda, è un premio Nobel, Virginia Woolf, la De Stael, le sorelle Bronte, la Christie e chi più ne ha ne metta, ma mancano anche Poe, Dostoevsky, Checkov, Tolstoi, Scott, Manzoni, Verga, Proust, Zola, de Balzac, ed una infinità tale che nemmeno riusciresti ad elencarli tutti.

Uno potrebbe appellarsi al fatto che nella lista ci sono autori che hanno scritto libri nel ventunesimo secolo, ma anche qui la proporzioni è evidente tra quelli più "vecchi" a quelli "più" recenti, in più, imho, bisogna ricordarsi che il termine "classici" è legato a doppio mandata all'editoria, e all'idea degli editori di "vendere" più libri.
view post Posted: 10/1/2022, 23:07 Ajin - Demi Human - Serie Manga
#16,#17

È un finale che fa leva sulla capacità di rimanere se stessi anche quando sembra che la tua natura si trasformi. Nagai resta lucido e conforme ai propri limiti, solo così potrà sconfiggere Sato.

Energico ed esplosivo come sempre, e senza ombra di alcun dubbio la creazione del più carismativo villain degli ultimi anni. Sato è un one man show inestimabile.
view post Posted: 10/1/2022, 23:05 L'usuraio - Serie Manga
#31, #32

C'è una weltanshauung in Manabe, la convinzione che la libertà e il vivere lo si possa ottenere andando in campagna, far rifiorire paesi abbandonati, attività abbandonate è la chiave per una rinascita personale e nazionale.

Nei due volumi si arriva alla conclusione di questo Schema di Ponzi nell'era di internet, affascinante come sempre la capacità di raccontare l'uomo in chiaro scuro, affascinante anche il contatto con la dura realtà della violenza di chi non ha nulla da perdere, un po' eccessivo però nello sviluppo.

Se non fosse che tutto questo serve per vedere formarsi un gruppo, guidato da Masabu, che dal prossimo numero tenterà di attaccare lo stesso Ushijima, un Ushijima decisamente più tenebroso, che enfatizza il Totò pensiero " è vero dovrei smettere di fare il truffatore e trovarmi un buon lavoro, però il mondo è pieno di fessi che di datori di lavoro per bene".

Bella serie.
view post Posted: 10/1/2022, 22:55 Drive my car - Film, Telefilm e Videogiochi
IL BUIO IN SALA: Recensione: "Drive my car"

Il magniloquente regista di Happy Hour e di Asako I e II (un film che presenta una tensione sottotraccia che arriva a realizzarsi in un potentissimo climax finale) ha trovato la sua perla d'oro prendendo spunto da un racconto molto affascinante del sensei Haruki Murakami.

Come per Sorrentino anche Hamaguchi è artista che ripercorre la grande tradizione cinematografica del proprio paese, in primis Ozu. In maniera anacronista forza la mano sul lato teatrale del cinema, arrivando a sfondare delicamente la quarta parete.

Ammetto di aver trovato la prima mezz'ora molto dura, le dinamiche interpersonali di questa coppia che cela qualcosa, erano eccessivamente pesante. Una ridondanza: sesso, racconto di una storia, scene di una recita, da far abbaccinare.

Poi quando il protagonista si trova costretto in Hokkaido a scegliere lo staff per l'opera di Checkov che l'ha reso famoso, il film decolla. Costretto a lasciare il suo oggetto-anima, la guida della sua amata Saab 900 ad una ragazzetta scontrosa e poco socievole (l'affascinante Toko Murai), il nostro sarà costretto ad avvicinarsi al protagonista della sua opera. Un attore legato alla bella moglie Oto, due uomini completamente diversi tenuti uniti dalla memoria di lei.

In verità però il vero percorso di avvicinamento è quello tra il protagonista e la sua autista, un lento avvicinarsi dovuto alla certezza che entrambi hanno scelto di perdere qualcosa a loro caro. Una scelta che li rende colpevoli e che fanno fatica a somatizzare.

Il film presenta vari livelli narrativi ed intepretativi, a volte è la recitazione che incide sulla realtà, altre volte è la realtà che dà spunto alla recitazione, infine è la fusione di entrambi che può permettere a librarsi dal peso che ti porti addosso.

Il bellissimo dénouement è una liberazione, un finale che ti porta a sperare di saperne di più sul futuro dei protagonisti.

Film che ha vinto il Golden Globe, lui sì favorito per il Premio Oscar non fosse altro per l'uso eccezionale dell'auto-referenzialità tanto caro ai giurati di Hollywood.
view post Posted: 10/1/2022, 22:27 È stata la mano di Dio - Film, Telefilm e Videogiochi
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Ogni secondo di un film di Paolo Sorrentino è arte allo stato puro, inquadrature, tempi di ripresa, movimenti di camera, costruzioni delle scene, dialoghi. Un lavoro magniloquente ed estatico nel suo dipanarsi.

L'aria felliniana ancora più marcata: la scena dell'arrivo del fidanzato dell'eterna zitella, la scena della prima volta del protagonista, un tocco di Scorsese nella scena Brechtiana del confronto tra il protagonista ed il regista che adora Napoli.

Segni, simboli, suoni che flirtano con l'intreccio, un intreccio che rimbalza tra romanzo di formazione, biografia, satira sociale. Emblematica la comparsa finale della sorella del protagonista, assente per tutto il film che compare quando tutto è perduto, tutto è andato, niente sarà più come prima. Essenza di una quotidianità fatta di toilettatura, individualismo che diventa diffidenza quando non c'è più niente che ti tiene legato.

Il nostro diverge dal punto di vista del fratello, diverge dalla realtà proposta dalla sorella, non sarà un non amore per Napoli ad allontanarlo, e nemmeno la ricerca di una sua strada formativa a farlo partire, quanto l'intento di cambiare aria, di vedere che cosa gli ha lasciato quella terra e quella famiglia. Non un addio fatto di abbracci e buone novelle, solo la speranza che ti possa andare bene (il monachello alla stazione).

In verità il film ha una prima parte, quella fino alla disgrazia che colpisce la famiglia del protagonista, decisamente molto bella, dove la "formazione" di un adolescente, un mondo iperveloce che evita di prendere atto dei compromessi che bisogna fare per ottenere dei privilegi (Maradona e le fidejussione, il corrotto controllore dei veterinari...), il lato oscuro del matrimonio della coppia dei genitori, ti fanno salire su una giostra senza più farti scendere.

La seconda parte, in cui il protagonista deve scegliere la sua strada, perde mordente, un po' perché la scelta di raccontare l'underground di Napoli come un sottoscale di John Wick è un po' meh, un po' perchè la scelta del protagonista di divenire regista ha pochi collegamenti con la realtà narrata, sembra quasi una scelta fatta con una monetina.

Un film che merita la shortlist per l'Oscar, ma forse non la statuetta.
view post Posted: 10/1/2022, 22:06 Squid Game (serie tv) - Film, Telefilm e Videogiochi
CITAZIONE (Django Spaced @ 1/1/2022, 10:27)
Che lingua è sotto spoiler?!?

Non so cosa abbia scritto Boh, ma porca zozza alle 00.04 del primo gennaio me lo volevi anche lucido ? Avrà anche prole ma soprattutto è ASTEMIO (eresia inqualificabile), però un minimo saprà anche come divertirsi :P

CITAZIONE (genbufan @ 1/1/2022, 11:37)
[...]
CITAZIONE (Shin . @ 30/12/2021, 22:20) 
Come thriller è lineare, credo che un po' tutti avessero capito il ruolo del "vecchio"

Sinceramente no...

Il fatto che fosse l'unico a non esser riuscito a presentarsi lo posizionava immediatamente nei "gerarchi" che avevano creato questo gioco. Gerarchi che dovevano possedere ingenti quantità di denaro, se fosse riuscito a presentarsi l'amico banchiere del nostro lo avrebbe, per forza, identificato. Perché puoi anche non conoscere di faccia uno dei "deus ex machina" della tua economia, è nota la riservatezza dei multimilardari orientali, ma il nome no. Quello conta, quello apre porte e conti in banca.



CITAZIONE
A me è piaciuto in quanto esponente del filone delle storie sui giochi survival tipicamente giapponese, da Liar Game a Alice in Borderland, a Btooom !
Ha in più la riflessione sociale, in quanto i giocatori non sono solo persone comuni pronte a diventare str**** da un momento all'altro, ma innanzitutto vittime di disuguaglianze e problemi veri che impattano sulla Corea ma non solo.
Nelle storie giapponesi si tende più a criticare le storture della società in sé (ad esempio nel bellissimo Alice).

Corretto, e mi sento di sottoscrivere, con una piccola digressione. Non bisogna per forza andare in oriente per vedere questi tipi di survival che criticano le dinamiche sociali rappresentando la quotidianità che li ha creati. In primis c'era il nostro Elio Petri, con la sua Decima vittima, opera un po' più parossistica e stuprata da un finale "allegro" voluto dai produttori, che però metteva in essere che uomo sarebbe nato da quelle dinamiche socio-culturali.

In generale concordo sul finale un po' meh, sottolineato da Boh, c'è da dire che il protagonista vincente a questo punto non è nemmeno un antieroe o un pirla :P, ma un protetto, un paraculo, un vincitore di una lotteria che non ha mai scelto di partecipare, le parole del vecchio fanno intendere che lo ha "aiutato". (in effetti, nel gioco della fune, nel gioco della biglia, il fatto di aver giocato con lui, ecc..).
view post Posted: 10/1/2022, 21:42 Libri: cosa avete letto, cosa state leggendo? - Arte e Letteratura
CITAZIONE (leonearmato @ 2/1/2022, 12:07) 

Thanks,

Curiosa, veramente curiosa la lista di libri, spazia tra generi, ammetto di non averli letti tutti ma almeno il 70/80% sì :P. Affascinato dallo spazio che viene dati a Zamjatin, il suo Noi è una gran gran roba, un libricino mica male che ha anticipato un sacco della letteratura post seconda guerra mondiale, e di tutta quella corrente che partendo dalla sci-fi è poi divenuta letteratura "alta" cit.di Dwight Macdonald (1962), vedasi Dick.

Quasi commosso per i titoli presenti in Mielestrazio, tanta buona roba, of course, ma una tortura leggerli :P. Questa "antologia" la recupero. :D


Quasi finito il libro di Michele Mari "Le maestose rovine di Sferopoli", una serie di racconti scritti divinamenti, un paio sono anche complessi nel loro riproporre una grammatica ed una sintassi in uso nel Medioevo, mi lascia, or ora, perplesso, nei temi e nelle sue soluzioni, o meglio, nel loro dipanarsi.

Però ho già deciso, gli darò una chance per uno dei suoi romanzi lungo, probabilmente il suo più famoso, Tu, sanguinosa infanzia.

PS: come mia abitudine, sebbene durante le festività possa avere più tempo libero, leggo maledettamente di meno. ^^"
view post Posted: 31/12/2021, 17:55 Squid Game (serie tv) - Film, Telefilm e Videogiochi
Dimmi che però hai visto anche la serie originale :P

Divertente parodia. :)
view post Posted: 30/12/2021, 22:47 Don't look up (film) - Film, Telefilm e Videogiochi
Don't Look Up (2021 film) - Wikipedia

Dopo una biografia politica dalla forte carica critica, torna l'istrionico Adam McKay. Il cast del suo film è stellare, Leonardo di Caprio, Jennifer Lawrence e la grandissima Meryl Streep.

Il film è talmente contemporaneo ed immanente che può risultare spiazzante, in queste due e passa di ore c'è un sunto delle idiosincrasie e delle storture dell'uomo contemporaneo occidentale: una politica asservita alla pancia di un elettorato sempre più striminzito, un giornalismo che asseconda la spettacolarizzazione, multimiliardari che credono che la scienza e la ricerca abbia gli stessi tempi e modi della progettazione e la vendita di un modello di cellulare vincente, infine una continua e generale incapacità di discernere i problemi per quello che sono, cercando sempre di stigmatizzarli o di asseverarli all'interno di categorie semplificate ("destra" e "sinistra" è la prima e la più usata).

Leonardo di Caprio che mi passa da scienziato puntiglioso a pop star dei programmi televisivi per inseguire il "fine" di educare le masse, fine che va ovviamente perdendo, è l'emblema della contemporaneità di quello che viene narrato.

Dall'altra parte il disincanto di Jennifer Lawrence, giovane dottorando, è il trait-d'union, dell'opera.

Primi quindici minuti spettacolari, ma il film risulta comunque vincente.

Bello.
view post Posted: 30/12/2021, 22:20 Squid Game (serie tv) - Film, Telefilm e Videogiochi
Squid_Game

Chi l'avrebbe detto che un regista che ha creato commedie, un film storico senza infamia e senza lode, riuscisse a creare una serie tv dalla forte carica empatica e adrenalico ? L'autore afferma che sono anni che proponeva questa idea, ma erano anni che gliela rigettavano. Che dire, finalmente ha trovato la sua strada.

Tra il cast degli attori, il protagonista è una specie di "Alessandro Gassman" dei Coreani, la sua miglior figura la fa Jung Hoyeon, ogni sua apparizione mette in evidenza il devastante contrastro che la serie porta avanti: il desiderio di salvare qualcuno e l'orrore del distruggere le speranze di un altro.

La serie tv si dipana nei tempi e modi classici delle serializzazioni orientali, con un primo episodio che costruisce un lungo incipit dove si formano e caratterizzano i personaggi, ed un ultimo episodio che nel suo lungo dénouement che dovrebbe permettere al lettore di familiarizzare con le scelte compiute (in verità gli serve anche per costruire le basi per un squid game 2).

Come thriller è lineare, credo che un po' tutti avessero capito il ruolo del "vecchio" e la figura dietro l'uomo mascherato, il bello si trova sugli elementi lasciati intravvedere che incuriosiscono, un gioco che si dipana per anni e anni senza che nessuno lo sapesse, per esempio.

Regia curata che enfatizza i forti contrasti presenti in ogni episodio, un continuo affronto ai valori basici di una società: fiducia, solidarietà, comunità. Per sopravvivere e raggiungere i propri obiettivi, chi più e chi meno ha dovuto barattarli. Un ritorno alla società risulta quindi improbabile. Finale del gioco, meh, ma un po' di speranza in quel mondo buio ci voleva.

Ottima serie.

PS: non affezionatevi troppo ai personaggi XD
view post Posted: 30/12/2021, 21:55 Libri: cosa avete letto, cosa state leggendo? - Arte e Letteratura
CITAZIONE (leonearmato @ 28/12/2021, 19:09) 
[...]
Ho letto (a balzoni) invece un libro "enciclopedico" di Piero Dorfles (titolo: Il lavoro del lettore. Bompiani 2021), in cui il critico suddivide per tematiche grossomodo un centinaio scarso di romanzi
[...]

Sembra interessante, questi libri mi diventano sempre una specie di caleidoscopio dei gusti personali dell'autore, e visto e considerato che Dorfles l'ho sempre ritenuto personaggio "credibile" può valere un tentativo.
view post Posted: 30/12/2021, 21:49 Old - di M. Night Shyamalan - Film, Telefilm e Videogiochi
CITAZIONE (Superior Tuatara @ 24/12/2021, 13:51) 
Dopo il disastroso Glass,

Incredibile. Non l'ho, alla fine, mai visto. Eppure essendo il sequel di Unbreakable (grandissimo film) all'epoca mi prese una certa "scimmia", ma poi me ne devo essere completamente, totalmente dimenticato (forse ai primi commenti negativi...)
CITAZIONE
Shyamalan si rimette (di nuovo) in carreggiata. [..]

Ottimistica come asserzione :P ...
view post Posted: 23/12/2021, 11:17 Libri: cosa avete letto, cosa state leggendo? - Arte e Letteratura
CITAZIONE (leonearmato @ 4/12/2021, 14:23)
Jonathan Franzen - Crossroads (Einaudi 2021)

Per me è fino a 2/3 un'opera enorme, tra l'ironico, il grottesco ed il truce, tenta di fare la sintesi di un'epoca, il fine anni sessanta, gli inizi degli anni settanta tra due anime americane, la prima quella pia, ortodossa e xenofoba che creò il miracolo americano, la seconda quella della liberazione ideologica che ricevette la spinta definitiva dalla catastrofica guerra del Viet Nam. Una sintesi che mette in essere
personaggi multisfacettati, adulti che anelano alle dinamiche giovanili, giovani che in quel bailamme di regole dai contorni amorfi ne cercano e ne costruiscono delle loro. Ecco, per esempio, la deriva religiosa, solo formale, però, della ragazza della famiglia.

Dopodichè il libro nella parte finale, in quella prosopepea religiosa si eclissa, diventa ridodante e ripetitivo, anela ad una inutile quadratura del cerchio, cosa che in Correzioni, invece non c'era, giustappunto.

Ideologicamente è comprensibile, la cultura cristiana si fonda sul senso di colpa, e gli States restano vincolati a questo dogma, è quindi sensato che nell'io più profondo l'uomo cerchi una sua quadra tra quello che fa, quello che i principi costitutivi su cui si è formato gli hanno inculcato, e le dinamiche moderne che gli offrono nuovi strumenti per gestire l'evolversi sociale.

Però è ossessivo, lento, macchinoso, rende meno ficcante il bel flashback del sacerdote nella riserva navajo.

Ma, come scrivi, Franzen è sempre un bel leggero, c'è tanta altra roba su cui si potrebbe discutere per giorni e giorni, è uno che costruisce poliedricamente i personaggi, che riesce a fissare l'anima dell'uomo contemporaneo come pochi altri.


CITAZIONE (Bloodinthewater @ 18/12/2021, 11:33)
Ho letto Il Giovane Holden per la prima volta :D

Troppo bello ragazzi, m'ha fatto morire.

Sono come Minty, lo trovai fastidioso e noioso. Però, a mente fredda, bisogna ammettere che è opera sempieterna proprio nel suo riuscire a descrivere una adolescenza volubile, alla continua ricerca di sue regole, che sfida il potere costituivo, che si pente della sua sfida, che creerà la sua strada sulla cenere di quelle dei padri.

Ora costruirò un altro dei miei inutili ed arzigogolati commenti, questa volta su Il giorno del Bianconiglio, di Alessandro Curioni.

Squilli di trombe, rullo di tamburi:

che sòla.
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