| Aggiungo anche questo in merito alla nuova casa editrice Ishi Publishing.
Q&A con Alberto Galloni sull'apertura di Ishi Publishing.
· Alberto Galloni: Ex responsabile della linea manga di Magic Press, è uno dei soci fondatori di Ishi Publishing, società con sede a Roma, aperta da circa 6 mesi e con attualmente 4 membri. Ha iniziato la sua carriera in Free Books dove ha trascorso 4-5 anni. Dopodiché è giunto in Magic Press, dove ha passato ulteriori 14 anni. Già all'epoca di Free Books desiderava aprire una casa editrice, ma i tempi non erano maturi. Ora che nel 2022 c'è una così grande attenzione sul mercato manga, ha ritenuto - insieme al suo socio - che fosse il momento giusto per provarci. Ha rivelato di non aver mai sofferto di grandi limitazioni o pressioni all'interno di Magic Press, anzi, ha avuto grande libertà. È riuscito a plasmare una linea manga che lo rappresentasse pienamente. · Linea editoriale di Ishi Publishing? Aspettatevi qualcosa di simile con quanto fatto all'interno di Magic Press. · Da dove arriva il nome Ishi Publishing? In giapponese "ishi" significa roccia e ha un certo significato zen/esoterico. Ma la verità è molto più banale: è il nome dato da lui e il suo socio ad un'area in cui parcheggiava quando andava a trovarlo. · Cosa serve per aprire una casa editrice? Le esigenze principali possono essere suddivise in 3 macroaree: 1. buttare giù delle idee su ciò che si vuole fare a livello editoriale; 2. come commercializzare i volumi, perché non basta avere dei buoni titoli ma saperli anche vendere, affiancandosi validi partner commerciali che ti aiutino in questo ambito; 3. avere il capitale da investire per l'acquisto delle licenze e la stampa dei volumi. · Come decidi se puntare o no su un titolo? Solitamente ci dormo su 2-3 notti. Dopodiché se reputo ancora che sia una buona idea, inizio a lavorarci. · Pubblicazioni digitali? Per ora non c'è nulla in cantiere, ma ci arriveranno in futuro. Ci sono comunque delle spese da sostenere per la licenza di pubblicazione in digitale e non è detto che si rientri della spesa. · Hentai in digitale? Assolutamente no. Gli editori giapponesi non vogliono e FAKKU fa discorso a sé. · Variant? Non hanno nulla in cantiere. · Webtoon? Hanno costi elevati e per loro non sono proponibili agli stessi prezzi di editori più grandi. · Novel? Attualmente non sono interessati e non sono nemmeno attrezzati per lavorarle. · Shojo? Vediamo cosa si può fare. · Boys Love? Ci saranno. · Yuri? Forse si, ma vendono poco. · Girl Friends di Milk Morinaga andò malissimo nel 2015, per questo non continuarono con quel filone. · Hitsuji no uta - Il silenzio degli innocenti di Kei Toume, fu un fallimento editoriale nel 2011. · Pubblicazioni: nel 1° anno di vita puntano ad arrivare a 5 uscite mensili, con i primi titoli in uscita tra gennaio e febbraio 2023. Ci vorrà qualche tempo prima di dare una certa stabilità al calendario uscite, in quanto hanno bisogno di accumulare licenze. I loro volumi saranno in formato 13x18cm, carta usomano bianca e sovraccoperta a 6.90€. Discorso diverso per gli hentai, che avranno un formato più grande (15x21cm) e un costo maggiore. Arriveranno in fumetteria e su Amazon, mentre per le librerie è un discorso in divenire. · Tokyo Duel: ci sarà probabilmente una promozione commerciale e puntano di proporlo a cadenza mensile. Aggiunge inoltre che un altro editore - di cui non è stato fatto il nome - porterà un titolo dello stesso filone di Record of Ragnarok. · Contatti in Giappone? Sono rimasti, ma un conto è presentarsi con dietro una casa editrice già conosciuta e affermata, e un altro discorso è presentarsi con una nuova realtà editoriale. · Il mercato è saturo? Secondo Galloni il problema non riguarda i manga nello specifico, ma l'intrattenimento in generale. I lettori di manga sono gli stessi che guardano anime, serie tv o videogiocano, quindi la quantità di tempo e denaro destinato a queste passioni, va diviso tra più forme di intrattenimento.
Fonte: AnimeClick e manga corner.
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