| Ecco il primo anche per me
Dopo Gideon of the 3rd Nogizaka era sparito dai nostri radar qui in Italia. Dopo qualche anno fortunatamente l'autore è riapparso qui in Italia, ma vestendo la casacca della Star, che porta la sua ultima opera intitolandola "Finché morte non ci separi” (adattata così un po’ ovunque all’estero, mentre il titolo letterale sarebbe “Il matrimonio di Natsume Arata”. Natsume Arata è un uomo dal passato turbolento (ha subito episodi di violenza familiare) che lavora come nei servizi sociali usando metodi poco ortodossi ed un ragazzo suo assistito, che ha tenuto corrispondenza con l'assassina di suo padre al fine di farsi rivelare l'ubicazione della testa mai ritrovata, gli chiede di incontrarsi in prigione con lei per proseguire dal vivo i suoi scopi. Natsume accetta per evitare al ragazzo la spirale di odio in cui finì anche lui da giovane, ma quando si ritrova faccia a faccia con l'assassina tutto cambia: la ragazza pare quasi non essere, sia dal punto di vista fisico che mentale, la serial killer che si era vista in tv e quindi, per catturare la sua attenzione, lo spavaldo ragazzo le fa una richiesta irrazionale: "Vuoi sposarmi?" Inizia così un gioco assurdo e quasi paradossale tra Natsume e l'assassina di nome Shinju Shinagawa in cui, tra fini strategie, doppi e tripli giochi ed oscure trame, il ragazzo cade con tutte le scarpe e finisce invischiato in questa faccenda nella quale non si capisce chi sia il carnefice e chi la vittima, chi il burattinaio e chi il burattino. Il sensei Nogizaka è bravissimo a nascondere praticamente tutto, a partire dalle intenzioni di Natsume, protagonista tutt'altro che perfetto, anzi anche lui con molti chiaroscuri ed incline ad un modo di operare tutt'altro che retto, che sono sembrate da subito ambigue. Infatti se all'inizio pareva agire per altruismo, poi pare prenderci gusto e sembra farlo quasi per sfida personale. Grande mistero intorno alla figura di Shinju, su cui il protagonista indaga, che oltre ad essere diversa dal punto di vista fisico e mentale, sembra che sia un'altra anche rispetto al passato. Grandissima manipolatrice e persona intelligentissima, riesce nel bene e nel male a trascinare Natsume nel suo fine gioco strategico senza farci capire quanto creda in quello che fa ed instillandoci il dubbio persino sulla sua colpevolezza. Un primo numero super promosso, che consiglio senza timore a tutti gli amanti del genere, e che parte subito a mille entrando nel nocciolo della questione senza tanti fronzoli. Eccellente lavoro di Nogizaka sia su inquadrature, sia su volti ed espressioni, sia soprattutto sulla costruzione di questo fine thriller psicologico e strategico.
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