Elegia in Rosso

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Django Spaced
view post Posted on 29/5/2017, 23:56 by: Django Spaced
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¡Que viva México!

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Trovata la mia vecchia recensione: chi cerca trova!!! :P

Elegie en rouge / Akairo Elegy volume unico

Volume di Seiichi Hayashi, autore alternativo pubblicato quarant'anni fa sulla rivista Garo con quest'opera che sembra abbia avuto una certa eco all'epoca, quella post '68 in cui la gioventù giapponese "rompeva" con un certo tradizionalismo sociale ma si trovava invischiata nei dubbi fra sogni intangibili e un certo clima di restaurazione.
La storia è tale e quale quella narrata da Kamimura in "Dosei Jidai", ma ha due differenze non di poco conto: la prima è la sua crezione in anticipo (serializzata sin dal 1970); la seconda la sostanza ben più concreta: invece di 2000 pagine con sortite da soap opera melodrammatica e inverosimile, abbiamo 200 pagine di tessitura drammatica e psicologica.
In Akairo Elegy infatti viene bandita l'esagerazione, l'insensatezza sadomasoincestuosa, il clima di passione malata che svia il discorso dalla sostanza principale, e piuttosto si concentra sul realismo drammatico di tempi e persone in balia dell'incertezza. I due protagonisti sono Ichiro e Sachiko e convivono, lavorano nel campo del fumetto/animazione ma anche qui il loro rapporto non ha quel valore tragico e assoluto di Dosei Jidai, piuttosto sembra il tentativo di un uomo e una donna di trovare assieme un senso ai giorni e un sostegno alle loro debolezze, ma invece di formare un "pieno" rimangono due solitudini, con l'inevitabile epilogo del tutto logico e in fondo non climatico. Convergono nell'azione anche le rispettive famiglie, non per dissuasioni ma con le loro fragili fondamenta (il padre di lui muore per malattia, mentre sì!!! c'è un suicidio anche qui, quello del padre di lei, ma con un senso ben più logico e incisivo nella sceneggiatura) con le quali anche Sachiko e Ichiro si trovano a patteggiare. "Domani non proverò questo dolore... ma è la stessa cosa che mi dicevo ieri."
Dal ritratto iniziale di Yukio Mishima a quello di James Dean, Akairo Elegy è il ritratto dei giovani di una generazione con le loro frustrazioni e incertezze mentre i ciliegi sono in fiore... ma dopo non rimane che malinconia.
La narrazione è davvero originale e sottile, i momenti lineari e descrittivi cedono sovente il passo a strutture oblique, intersecazioni di tempi e personaggi, vignette simboliche fuori contesto, panorami, tocchi surreali. Tutto assistito da un disegno non cesellato e sensuale come quello di Kamimura nei personaggi (spesso con fondale assente) ma appunto nella grande precisione visionaria di vignette e regia... mentre Kamimura talvolta sembra quasi far teatro nelle sue vignette, Hayashi sembra far pittura simbolica.
Volume tutto in bicromia (nero e -- ovviamente -- rosso), 250 pagine in 17x24 nella usuale ricca confezione di Cornélius, comleta di una biografia dell'autore e una precisa introduzione.
 
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16 replies since 27/5/2016, 12:53   868 views
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