Seton

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Superior Tuatara
view post Posted on 30/1/2014, 23:20 by: Superior Tuatara
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Seton vol.4

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S
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O
I
L
E
R


Ancora una volta Imaizumi e Taniguchi traspongono un racconto di Seton e vi aggiungono anche particolari della vita dello scrittore non presenti nel libro originale pubblicato nel 1904:








Una collezione di prime edizioni di libri scritti e illustrati da Seton:



L'autore è molto conosciuto in Giappone:





Secondo quanto ho letto sulla vera storia di Monarch, quindi non il romanzo ne il manga ma proprio i fatti realmente accaduti, l'orso dopo alcuni anni in cattività mostrò effettivamente segni di solitudine e si temette che potesse morire. Intervenne ancora una volta William Randolph Hearst, editore dell'Examiner che aveva finanziato la sua cattura, avvenuta nel 1889. Fece arrivare allo zoo nel 1903 una femmina di grizzly argentato dall'Idaho con cui il maschio instaurò una relazione da cui nacquero due cuccioli. Monarch fu poi abbattuto nel 1911 per non farlo più soffrire a causa dell'artrite e della vecchiaia.

La sua gabbia, appositamente costruita per lui, rimase fino agli anni '20, poi un ragazzino si avvicinò troppo e fu attaccato da un orso che si trovava all'interno. La città pagò 6.000$ di risarcimento alla famiglia e si disfece della struttura.



Ora in quel luogo ci sono campi da tennis.

Dal 1911, anno della sua scomparsa, lo stato della California mise sulla bandiera l'immagine del grande orso:



Riporto un curioso aneddoto, preso dal Blog dell'orso bruno, su come nacque la bandiera nella prima metà dell'800:

La versione a mio parere più curiosa invece vede come protagonista proprio Bartlett. Il Capitano Bartlett, che oltre ad essere un magnate agricolo con grandi possedimenti terrieri sul fiume Sacramento, era anche un orticultore (sviluppò la varietà di pera Bartlett), suggerì che la bandiera dovesse rappresentare la vocazione agricola che la California possedeva. Il gruppo, pur di non contraddire il suo leader decise di inserire nella bandiera una pera, simbolo perfetto per la nuova repubblica. Una volta che Todd ebbe le istruzioni per fabbricare la bandiera proprio dai Capitano Bartlett, lesse male (forse una pessima scrittura o l'inchiostro sbafato) e al posto di una pera (pear) sul lino venne dipinto un orso (bear).

Quando la California adottò la bandiera in modo ufficiale nel 1911, seppur con qualche modifica, scelse lo stesso soggetto caro ai rivoluzionari del 1846. L'orso rappresentato nella versione moderna venne modellato sull'ultimo Grizzly californiano in cattività.

L'orso, chiamato "Monarch", venne catturato a Samhain dal giornalista Allen Kelley. Seton parlò con quest'ultimo nel 1889 e non con il cacciatore protagonista del romanzo. Sulla veridicità della storia che gli venne raccontata, nel 1928 lo scrittore/naturalista disse che Monarch fu catturato e venduto al giornalista da un messicano e che le imprese attribuite al re del monte Tallac con molta probabilità appartenevano a più orsi diversi.

Insomma la stampa all'epoca ci ricamò sopra e creò "la star" da vendere al pubblico. La cosa dette i suoi frutti perchè furono almeno 20.000 i visitatori che andarono a vederlo la prima volta che fu esposto al pubblico. Dal 1894 la sua popolarità cominciò a scemare anche perchè arrivarono allo zoo degli struzzi che gli fecero concorrenza.

Popolare o no, durante la lunga prigionia, la sua vita fu abbastanza triste.

Allen Kelly:



Il vero Monarch:









Foto del 1889 che sicuramente ha visto anche Taniguchi dato che ritrae l'orso nella stessa posizione:



La riproduzione dell'orso al museo Young Memorial al Golden Gate Park:



Dalle memorie di Vernon Shepard, il tassidermista (imbalsamatore) si apprendono i seguenti dati:

peso, 1127 libbre (contro le 1200-1600 stimate);
lunghezza, dalla punta del naso alla punta della coda, 7 piedi, 4 pollici;
altezza al garrese, 48 pollici;
piante di piedi anteriori, 14 centimetri di lunghezza, 7 centimetri di larghezza;
pasti piante dei piedi posteriori, 12 centimetri di lunghezza, 6 cm di larghezza.

Le ossa sono conservate all'Università di Berkeley.
Secondo molte tribù indiane, come gli Yurok ad esempio, gli orsi in origine erano esseri umani quindi per loro è sempre stato tabù sia ucciderli che mangiarne le carni. Inoltre proprio perchè considerati antenati tribali, gli orsi meritano celebrazioni e onoranze funebri degne di quelle eseguite per gli uomini.

Nel 1911, anno della morte di Monarch, venne ritrovato Ishi, l'ultimo rappresentate degli indiani Yahi che andò a stare proprio a Berkeley sotto la tutela degli antropologi che erano ovviamente molto interessati a lui.



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Qui un ampio approfondimento sulla vicenda.

Anni fa, grazie ad un'azione politica e giuridica dei nativi americani californiani, il cervello di Ishi è stato tolto all'istituto di medicina, dove era conservato, per essere sepolto. Siccome c'è questa coincidenza del 1911 che lo lega a Monarch, si è pensato che si dovesse compiere un rito anche sulle osse dell'animale. Così tra il 2003 e il 2004, sciamani Yurok hanno eseguito una cerimonia di benedizione e purificazione per consentire allo spirito dell'orso di lasciare le sue spoglie e prepararlo per il suo viaggio di morte/rinascita e rigenerazione.


Della scomparsa del grizzly californiano parla un paragrafo del libro Geografie della paura. Los Angeles: l'immaginario collettivo del disastro. Autore: Mike Davis:







Illustrazione della cattura di un orso (1870)



Nel manga viene scritto: Ciò che si presentò agli occhi di Seton fu l'immagine di Monarch che mosso da una vaga speranza dai contorni indefiniti, camminava incessantemente senza alcun obiettivo. Quella scena rimase profondamente impressa nella mente di Seton.

Viene anche riportata la metafora del fiume usata per descrivere l'orso.

La frase che conclude il racconto originale: The river, born in high Sierra's flank, that lived and rolled and grew, through mountain pines, o'erleaping man-made barriers, then to reach with growing power the plains and bring its mighty flood at last to the Bay of Bays, a prisoner there to lie, the prisoner of the Golden Gate, seeking forever Freedom's Blue, seeking and raging, raging and seeking, back and forth, forever in vain.

Due le edizioni italiane de L'Orso del monte Tallac che mi risultano: una del 1930, pubblicata da Cogliati, e una del 1960 pubblicata da Vallardi. Io dopo Due piccoli selvaggi (che sto leggendo) ho preso Animali eroi e Lobo e altre storie di Animali selvaggi, entrambi del 1940.



Confronto tra i disegni di Taniguchi e quelli di Seton:













Edited by Superior Tuatara - 31/1/2014, 12:09
 
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