Seton

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view post Posted on 30/1/2014, 22:36
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Seton
di Yoshiharu Imaizumi e Jiro Taniguchi

Seton-cover

Data di prima pubblicazione originale: 2005
Genere: Seinen

Trama dell'editore: Torna la classicità manga con un nuovo capolavoro di Jiro Taniguchi. “Seton”, questo il titolo dell’opera, vi farà sprofondare nella grande avventura, quella dello scrittore statunitense Ernest Thompson Seton (1860-1946) famoso per i suoi romanzi con protagonisti gli animali. La storia si basa sulle opere parzialmente autobiografiche del naturalista inglese considerato uno dei padri fondatori dello scoutismo. Seton è un autore davvero popolare in Giappone, e in molte scuole gli insegnanti lo consigliano ai propri allievi. Questo nuovo lavoro di Taniguchi è il rifacimento di alcuni volumi a fumetti che il maestro aveva realizzato nel 1974, nell'ambito di una collana di adattamenti delle opere di Seton. Fino a oggi sono usciti due tankobon di “Seton”, il primo dei quali narra dell'incontro tra lo scrittore e Lobo, un lupo capobranco.

Edizione:
Planet Manga 4 Volumi

Commenti periodo: 2010-2012

CITAZIONE
Taglia

Sceneggiatura
8,50
Veramente ben fatta, fino ora nei 4 volumi usciti nessun calo o passaggio a vuoto.

Personaggi
8,00
I personaggi sono tutti ben fatti, sia gli umani ma soprattutto gli animali. Mi viene in mente il quarto volume fresco di lettura dove è l'orso il vero protagonista

Disegni
8,00
Belli e precisi, Taniguchi come sempre non perde un colpo.

Impatto Emotivo
8,50
Leggere queste storie mi ha emozionato tantissimo di solito se attacco un volume me lo leggo tutto di un fiato.

Edizione
6,50
Non brutta ma, per quei prezzi si deve fare meglio.

Voto Medio Globale
8,25
Una grande serie di due grandi autori. Ogni volume è una piccola perla, per me da avere assolutamente.

CITAZIONE
SoGeKing

Sceneggiatura: 8
Personaggi: 8
Disegni: 8
Impatto Emotivo: 8
Edizione: 6
Voto Medio Globale: 8

CITAZIONE
Death Mask

Sceneggiatura: 8
In ogni volume assistiamo alle fantastiche avventure dell'animale di turno attraverso una narrazione veramente avvincente e piacevole.

Personaggi: 9
La cura nel descrivere l'animale/uomo di turno, le sue azioni/reazioni, ecc. rasenta il maniacale, ottimi.

Disegni: 8,5
In questa serie Taniguchi ha la possibilità di dare fondo a tutta la sua bravura artistica nel ritrarre la natura e come sempre lo fa in modo a dir poco affascinante e stupefacente.

Impatto Emotivo: 8
La storia scorre benissimo e alla fine lascia più di una emozione.


Voto Medio Globale: 8,38
Per gli amanti della natura e dell'avventura questi sono volumi assolutamente da avere in libreria.


Edizione: 6

CITAZIONE
Orochimaru

Sceneggiatura: 8
Non ai massimi livelli come intrecci, ma le storie sono variegate, con un ottimo ritmo e narrate con maestria, senza mai calcare la mano su nulla.

Personaggi: 9
Di altissimo livello, più che la sceneggiatura sono questi a rendere così viva l'opera.

Disegni: 8,5
Sorprendenti, Taniguchi ha modo di cimentarsi con i soggetti e le ambientazioni che gli sono più congeniali, ovvero quelli naturali.

Impatto Emotivo: 9
Adoro gli animali e tutto ciò che vi ruota intorno; il rapporto animale/cacciatore inteso alla "vecchia" maniera, dove c'era un profondo rispetto per la preda, mi affascina. Oltretutto il metodo narrativo mi ricorda moltissimo i romanzi di Jack London, il che mi riporta piacevolmente alle mie letture di quando ero bambino.

Voto Medio Globale
8,63

CITAZIONE
Vegeta

letti 4 volumi

Sceneggiatura: 8
tutti e 4 volumi usciti fin'ora descrivono il rapporto dell'uomo con gli animali e la natura (in particolare ogni volume ha il suo animale protagonista). tutte le storie sono interessanti.

Personaggi: 8
i personaggi riusciti meglio sono gli animali, sopratutto lobo e monarch.

Disegni: 9
qui i disegni di taniguchi raggiungono i massimi livelli. la natura e gli animali sono disegnati benissimo. è come se stessi anch'io insieme a loro.

Impatto Emotivo: 9
tutti e 4 i volumi mi sono piaciuti moltissimo. in particolare il 4 volume è stupendo, la storia di monarch è troppo triste, mi ha fatto commuovere non poco...
i miei preferito sono in ordine: 4-1-2-3

Voto Medio Globale 8,5
davvero un bel manga. fin'ora insieme al tempo di papà è il mio preferito di taniguchi

edizione 6
l'edizione di per se non è brutta ma costa davvero un sacco di soldi...

CITAZIONE
Risachan

letti 4 volumi

Sceneggiatura: 8,5
ogni volume è come se fosse un volume unico incentrato su un animale in particolare. tutti e 4 i volumi sono sceneggiati benissimo.

Personaggi: 8,5
i veri protagonisti sono gli animali! lobo e jack sono i "personaggi" migliori, secondo me XD

Disegni: 9
siamo ai massimi livelli. paesaggi straordinari, e animali disegnati benissimo....

Impatto Emotivo: 9
mi è piaciuto tantissimo! tutti e 4 i volumi sono molto belli. in particolare mi è piaciuto di più il quarto, poi i primi 2 a parimerito, e infine il terzo (forse mi è piaciuto leggermente di meno perchè era più incentrato sulla figura di seton, a differenza degli altri 3 in cui il vero protagonista è l'animale di turno)^^

Voto Medio Globale 8,75
assolutamente il mio preferito di taniguchi!

edizione 6
i primi 2 numeri erano pieni di pecette, e anche nel quarto ce n'erano alcune. Per il resto l'edizione non è malvagia, ma costa troppo.

CITAZIONE
Marian

Letti 4 volumi

Sceneggiatura: 8
La natura è protagonista delle diverse storie, l'uomo fa da contorno e ammira ciò che lo circonda e, purtroppo, quando interviene spesso fa del male...

Personaggi: 9
E' difficile far parlare gli animali, ebbene questo manga ci riesce!

Disegni: 8,5
Tra i più belli di Taniguchi!

Impatto Emotivo: 8,5
Un volume meglio dell'altro, rilassante e interessante!

Edizione: 6,5

Voto Medio Globale: 8,5

CITAZIONE
giannoc

Volumi Letti: 4/4

Sceneggiatura 8,5
Con grande rammarico non posso dare il massimo perchè, nonostante il protagonista umano sia sempre lo stesso, le storie dei 4 volumi sono slegate tra loro, e non in ordine temporale, facendo così saltare un'ordine di lettura logico. Ma questa è davvero l'unica pecca che si trova in un capolavoro come quello che ho appena finito di leggere! Alcuni volumi sono perfetti, da 10 secco, come l'ultimo e soprattutto il 2, veramente eccellente e magnetico! Se vogliamo, forse il volume 1 è troppo simile come impostazione a Blanca e I Cani degli Dei (letti da me in precedenza, ma non conosco in che ordine siano stati effettivamente lavorati dal maestro), ma non è assolutamente un demerito, anzi! In generale tutte le storie sono meravigliose e rese benissimo, accattivanti, e non sempre a lieto fine, quindi mai scontate! Un capolavoro assoluto!

Personaggi 9
Ogni protagonista animale è di un carisma eccezionale! A parte Lobo, tutti gli altri animali sono assolutamente inediti in Taniguchi, ma il maestro riesce comunque a non farli sfigurare affatto! Anzi essi si presentano come dominatori dell'uomo e della natura, si muovono a loro piacimento, fanno il bello e il cattivo tempo, sono estremamente intelligenti, e anche dignitosi nelle difficoltà e nella loro fine. Al contrario gli uomini in ogni storia inizialmente si fanno sopraffare dalla forza avversaria, ma aguzzando l'ingegno riescono ad avere sempre la meglio. Seton, a volte protagonista, a volte narratore esterno, è l'esempio di un tipo di uomo che si è smarrito nel suo secolo e che oggi non esiste più. Ricordarlo così, quasi con malinconia, non può far altro che farti riflettere sul senso della vita e sul mondo d'oggi, come fà il nostro maestro Taniguchi.

Disegni 9
Finalmente un bel voto pieno, perchè in questo manga le donne compaiono raramente, e dove ci sono, vengono anche disegnate piuttosto bene! Quindi nota di merito all'autore per questo! Se ci aggiungiamo un design animale molto realistico e delle ambientazioni estremamente particolareggiate e molto belle da vedere, il voto è presto fatto!

Impatto Emotivo 9
Assolutamente voto massimo! Letture di questo genere mi fanno sempre piacere, mi fanno commuovere, sono diventate per me davvero insostituibili! Una botta di relax e di natura in un mondo ormai completamente tecnologico e dove il tempo è sempre più denaro, dove stare a contatto con la natura, rilassarsi e prendersi tutto il tempo che si vuole all'aria aperta ormai sono un'utopia. Però allo stesso tempo riesci a capire perfettamente i sentimenti di un uomo come Seton, anzi finisci per ammirarlo e invidiarlo.

Edizione 6
Devo dire che questa volta la Planet non ha fatto un gran lavoro. Mancano sia sovraccoperte che bandelle, le onomatopee sono tutte adattate, e in più ci sono molte pecette fastidiose (casi in cui nella stessa vignetta una frase è pecettata e l'altra no sono molto fastidiosi). Se a questo aggiungiamo un prezzo non proprio da saldo, il danno è fatto. Però Per leggere un'opera simile ci si passa sopra eccome a tutte queste cose!

Voto Medio Globale 8,88
Un capolavoro assoluto, tra i migliori Taniguchi, da avere assolutamente e ad ogni costo!

CITAZIONE
Tuatara

Letti 4/4

Sceneggiatura
9
Bè..E’ Seton!

Personaggi
9
Personaggi animali straordinari

Disegni
8,5
E’ Taniguchi in mezzo alla natura è al suo zenith. Infatti non gli ho mai dato un voto così alto.

Impatto Emotivo
9
E’ Seton!

Edizione
7,5

Voto Medio Globale
8,875


Edited by clakira - 31/12/2020, 13:08
 
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view post Posted on 30/1/2014, 22:38
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Seton Vol.1


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la pelliccia di Lobo conservata al museo Ernest Thompson Seton Memorial

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Le foto vere della cattura di Blanca e di Lobo

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Seton

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La vicenda in seguito ha ispirato moltissimo il celebre documentarista David Attenborough (fratello di Richard, quello di Jurassic Park). La Disney ne ha anche fatto un film nel 1962: The Legend of Lobo.

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Video

Nel video si vede il momento in cui appendono l'avviso di taglia ma la cifra è sbagliata dato che i dollari di premio non era cento ma mille.

I Sons of the Pioneers cantano la canzone iniziale di sottofondo ma già nel '52 ne avevano realizzata un'altra, dedicata a Lobo, intitolata Outlaws:

Video

Cercando ancora ho trovato un documentario del 2008 con la ricostruzione della storia tramite attori:

Video

Nel video si vede Seton che punta il fucile contro Lobo prima di decidere di portarlo vivo al ranch. Una scena diversa da quella disegnata da Taniguchi che però non è sbagliata dato che nel testo originale si parla dei segni dei denti ancora presenti sulla canna del fucile.

Alcuni dei dipinti del naturalista (tra cui i due citati nel fumetto) in ordine cronologico:

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63setonlupodormiente189

41setoniltrionfodeilupi

99setonblackwolf

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C'è anche questo fumetto su Lobo il lupo:

73setonlobocomics1

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41setonlobocomics3

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Per quanto a suo modo Lobo sia anch'esso una sorta super-lupo come i figli del cane bionico Blanca, trovo che il maggior realismo dietro la storia conferisca al primo volume di Seton un valore superiore a I Cani degli dei.

Edited by Superior Tuatara - 31/1/2014, 11:52
 
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Seton vol.2 - Il ragazzo e la lince

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Una lince da alla luce due cuccioli in una foresta dell'Ontario in Canada. Le prede scarseggiano a causa di un'epidemia tra le lepri di montagna e per l'animale la sopravvivenza è una dura lotta quotidiana.
Contemporaneamente giunge in quella foresta, ospite di una fattoria isolata, il giovane Seton che inizia così un periodo di vita spensierata, immersa nella natura.



Ecco però che la situazione si ribalta. Per una serie di circostanze la vita degli umani si fa assai difficile e allo stesso tempo questo favorisce la lince. Ne scaturisce una lotta per la sopravvivenza con un epilogo che fungerà da duro insegnamento per il futuro ispiratore dello scoutismo.



Non si tratta di un'avventura epica con eroi e chissà quali azioni mirabolanti eppure basta il realismo di una situazione, tanto semplice quanto drammatica, a donare intensità. Ma come può ottenere uno scrittore risultati del genere? Forse solo vivendo in prima persona le esperienze narrate, così come è successo a Seton, London, Twain, ecc.. Un autore ancora più bravo invece credo sia quello che riesce a rendere coinvolgente e personale una storia inventata proprio come se l'avesse lui stesso vissuta realmente.



Nella prefazione del libro Due piccoli selvaggi, edito da Bompiani nel 1979, ho trovato riscontro a diversi dettagli della vita di Seton accennati nel manga. Ad esempio quando si parla della severità del padre che non vedeva di buon occhio l'interesse del figlio per gli studi naturalistici.



Cito (saltando delle parti):

Il grande naturalista, scrittore e disegnatore, nacque in Inghilterra nel 1860. Era il dodicesimo dei 14 figli di Joseph Logan Thmpson e Alice Snowdon Thompson. Il piccolo Ernest passò l'infanzia in un clima familiare triste e opprimente, dominato dalla figura del padre, bigotto ed egocentrico, pronto a frustare i figli se al suo comparire non scattavano sull'attenti.

La famiglia un tempo benestante, per una serie di circostanze avverse, quando il piccolo Ernest aveva solo cinque anni, andò completamente in rovina. Con i pochi soldi rimasti il padre decise allora di imbarcarsi con la famiglia per il Canada. E' qui che, in una fattoria sperduta nei boschi, vicino a Lindsay, Ernest scopre il piacere di vivere a contatto con la natura. Purtroppo però il padre si accorge di avere poca attitudine per l'agricoltura e dopo soli quattro anni si trasferisce a Toronto dove si impiega come ragioniere. Ernest comunque ha già maturato la sua decisione: da grande farà il naturalista.

La vita in città non fa che accrescere la sua passione per il mondo della natura. Messi da parte faticosamente 90 centesimi, si compra "Uccelli del Canada", che gli permette di arricchire con nozioni scientifiche la conoscenza degli uccelli già a lui così familiari. Il padre, inutile dirlo, lo disapprova.

Gli unici svaghi che si concede il ragazzo consistono nel rifugiarsi ogni tanto in una capanna che si è pazientemente costruito nella Don Valley e qualche breve periodo di vacanza presso i nuovi proprietari della fattoria di Lindsay: la famiglia Blacwell. Delle esperienze fatte in questo periodo parlerà diffusamente nel libro "I due piccoli selvaggi" pubblicato nel 1903.

A 15 anni e Ernest è colpito da tubercolosi ma riesce a combattere la malattia e lentamente a riprendersi. Viene mandato a passare la convalescenza dai Blacwell...



Seton a 14 anni

In seguito (facendola breve) si parla di come il padre ha spinto il figlio a studiare pittura pagandogli gli studi a Londra, poi dell'esperienza a Parigi e del ritorno in America: Nel 1893 di ritorno da un ennesimo viaggio a Parigi, Seton si reca nel nuovo Messico dove fa il cacciatore di lupi in un ranch. Questa esperienza ispirerà The King of Currumpaw pubblicato per la prima volta su Scribner's Magazine nel 1894 e, secondo Tolstoij, una delle più belle storie di lupi da lui mai lette.


Il luogo in cui il giovane Seton è andato realmente a trascorrere la convalescenza è diverso da quello citato nel racconto Il Ragazzo e la lince. Nel testo originale inoltre i tre fratelli si chiamano Corney, Loo e Margat (invece di Tom, Jane e Kate) mentre il quarto ragazzo si chiama Thorburn.





La mia ipotesi dunque è che Imaizumi non racconti la vita di Seton ma lo utilizzi come protagonista delle storie, ispirate sì ad eventi vissuti direttamente, ma che il naturalista aveva fatto interpretare da personaggi fittizi. Un curioso doppio intreccio di realtà e finzione dunque.


Per esempio ne I due piccoli selvaggi il protagonista si chiama Yan ma altri non è che il giovane Seton del periodo di Toronto. Infatti nei primi capitoli si parla dell'episodio della lucertola gracchiante citato nel manga:

Portava un cappello comune, di feltro duro e abbastanza sconveniente, ma quando lo sollevò per gustare la piacevole ebbrezza, Yan notò che i capelli assomigliavano ai suoi. Che cerchi ragazzino? Chiese con un tono la cui gentilezza non era nascosta da un forte accento scozzese.
Ancora irritato nella presenza dello straniero Yan rispose: "non cerco niente. Sto solo tentando di vedere l'aspetto di una lucertola gracchiante."
Gli occhi dello straniero ammiccarono: "Quarant'anni fa, anche io me ne stavo intorno agli stagni come fai tu, a guardare e a cercare il gracchietto di primavera. Un giorno intero ci sono rimasto, e poi tanti altri giorni, sempre a cercare di risolvere questo mistero. Tre anni mi ci sono voluti ma sarò felice di risparmiarti tutto sto tempo se vuoi". Si mise a frugare tra le foglie presso il fossato, e presto catturò una piccola rana non più lunga di due o 3 cm. "Eccoti la tua lucertola gracchiante. Ma non è una lucertola, è una rana."


L'episodio della capanna:

Il giovane Yan (cioè Seton) era uno studente modello ma un giorno fu punito a cinghiate per delle caricature del preside che aveva disegnato alla lavagna.

Tornato a casa, suo fratello Rad notò le lunghe strisce nere che andavano dalla testa ai piedi e una spiegazione si rese necessaria. Yan era incapace di mentire e così i genitori vennero a conoscenza della marachella e aggiunsero un'altra e più dura punizione.
Il giorno dopo era sabato. Yan spaccò come al solito la sua doppia parte di legna, poi, segnato e dolorante, si mise in cammino per l'unico luogo felice che conosceva. L'ombra si sollevava dal suo animo via via che si avvicinava. Già progettava di aggiungere un focolare e un cammino alla sua casa e seguì il sentiero segreto che aveva tracciato allo scopo di aumentare la segretezza. Attraversò la radura ed era ormai prossimo alla capanna, quando udii alcune voci alte e aspre provenire dall'interno di essa.
Si avvicinò di nascosto. La porta era aperta, e nella sua adorata capanna vide tre vagabondi che giocavano a carte e bevevano da una bottiglia. Sul terreno accanto a loro c'era la sua collana infranta per farne gettoni da poker. All'esterno in un fuoco ancora acceso bruciavano l'arco e le frecce. Povero Yan! La sua decisione di comportarsi come un indiano sotto la tortura nel corso della crudele punizione dell'insegnante e dei genitori lo aveva sostenuto, ma questo era troppo. Fuggì fino ad un luogo tranquillo e qui il suo dolore e la sua rabbia esplosero in lacrime. Se avesse potuto avrebbe ucciso quella gente.
Dopo un paio d'ore tornò tremando per assistere alla fine del gioco e del liquore, poi i vagabondi se ne andarono lasciando la capanna in rovina. La cosa più bella della sua vita era scomparsa: si sentiva un re detronizzato. Provando dolore per ogni vescica sulla schiena e sulle gambe tornò a casa molto triste.




Illustrazione disegnata da Seton nel libro...



...Ripresa da Taniguchi

A pag.12 del manga viene scritto "Il suo nome era Ernest Thompson Seton" ma è un errore perchè all'epoca si chiamava ancora Ernest Evan Thompson. Fu a 21 anni che, sempre più in contrasto con il padre, decise di cambiare il cognome in Seton prendendolo da quello di un lord (scozzese credo). La madre però lo convinse a riprendere il cognome Thompson nel 1887. Il giovane scrittore allora cominciò ad usare Ernest Thompson Seton come nom de plume. Solo nel 1901 a 41 anni cambiò legalmente e definitivamente il suo nome.



Edited by Superior Tuatara - 31/1/2014, 11:59
 
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Seton vol. 3 - Il Cervo di Sandhill

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La storia comincia nel 1882, nella regione del Manitoba in Canada. Il ventunenne Seton è ospite alla fattoria del fratello Arthur, là dove, quello stesso anno, è stata fondata la città di Carberry.
Sempre più interessato all'osservazione della natura, quando viene a sapere della presenza di un gigantesco cervo comincia a cercarne le tracce. Ne nascerà un lungo inseguimento che costituirà per il naturalista un'altra importante esperienza formativa.

Il racconto di riferimento è Trail of the Sandhill Stag.



Il protagonista è ancora una volta Yan, l'alter ego dell'autore (che invece diventa protagonista diretto per Imaizumi).

Il pensiero espresso nella scena finale del faccia a faccia con il cervo è pari alla versione originale dove Yan esclama: < Oh, beautiful creature!> e forse anche per questo, l'ultimo capitolo del manga si intitola Il Cervo meraviglioso.



Ecco la scena, illustrata nel libro, in cui Seton è circondato dai lupi:



e ripresa da Taniguchi:



Non è difficile trovare e acquistare l'edizione originale del 1899.

Il periodo Carberry è stato definito da Seton come Gli anni d'oro della sua vita. Oggi la cittadina ospita un piccolo museo dedicato al naturalista:



Il cervo Stag disegnato da Seton:



Il Sandhill lake è un lago molto piccolo, situato in mezzo alla moltitudine degli altri laghi del Manitoba:



Qui disegnato da Seton:



E qui da Taniguchi:



Come detto nel manga, Seton diede al lago il nome del suo amico indiano Chaska. Ho letto in un paragrafo di questo libro...



...che il nome Chaska sarà utilizzato dallo scrittore anche per un personaggio di The Preacher of Cedar Mountain:



Nell'ottocento il naturalismo era agli albori e ancora molto diverso da quello di oggi. Se dal punto di vista filosofico si cercava di riconnettere l'uomo alla natura, dal punto di vista della ricerca scientifica conoscere gli animali significava osservarli, catalogarli e anche impagliarli. Lo dimostrano le tantissime collezioni di uccelli e bestie imbalsamate che si trovano ancora nei musei.



Edited by Superior Tuatara - 31/1/2014, 12:01
 
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Seton vol.4

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Ancora una volta Imaizumi e Taniguchi traspongono un racconto di Seton e vi aggiungono anche particolari della vita dello scrittore non presenti nel libro originale pubblicato nel 1904:








Una collezione di prime edizioni di libri scritti e illustrati da Seton:



L'autore è molto conosciuto in Giappone:





Secondo quanto ho letto sulla vera storia di Monarch, quindi non il romanzo ne il manga ma proprio i fatti realmente accaduti, l'orso dopo alcuni anni in cattività mostrò effettivamente segni di solitudine e si temette che potesse morire. Intervenne ancora una volta William Randolph Hearst, editore dell'Examiner che aveva finanziato la sua cattura, avvenuta nel 1889. Fece arrivare allo zoo nel 1903 una femmina di grizzly argentato dall'Idaho con cui il maschio instaurò una relazione da cui nacquero due cuccioli. Monarch fu poi abbattuto nel 1911 per non farlo più soffrire a causa dell'artrite e della vecchiaia.

La sua gabbia, appositamente costruita per lui, rimase fino agli anni '20, poi un ragazzino si avvicinò troppo e fu attaccato da un orso che si trovava all'interno. La città pagò 6.000$ di risarcimento alla famiglia e si disfece della struttura.



Ora in quel luogo ci sono campi da tennis.

Dal 1911, anno della sua scomparsa, lo stato della California mise sulla bandiera l'immagine del grande orso:



Riporto un curioso aneddoto, preso dal Blog dell'orso bruno, su come nacque la bandiera nella prima metà dell'800:

La versione a mio parere più curiosa invece vede come protagonista proprio Bartlett. Il Capitano Bartlett, che oltre ad essere un magnate agricolo con grandi possedimenti terrieri sul fiume Sacramento, era anche un orticultore (sviluppò la varietà di pera Bartlett), suggerì che la bandiera dovesse rappresentare la vocazione agricola che la California possedeva. Il gruppo, pur di non contraddire il suo leader decise di inserire nella bandiera una pera, simbolo perfetto per la nuova repubblica. Una volta che Todd ebbe le istruzioni per fabbricare la bandiera proprio dai Capitano Bartlett, lesse male (forse una pessima scrittura o l'inchiostro sbafato) e al posto di una pera (pear) sul lino venne dipinto un orso (bear).

Quando la California adottò la bandiera in modo ufficiale nel 1911, seppur con qualche modifica, scelse lo stesso soggetto caro ai rivoluzionari del 1846. L'orso rappresentato nella versione moderna venne modellato sull'ultimo Grizzly californiano in cattività.

L'orso, chiamato "Monarch", venne catturato a Samhain dal giornalista Allen Kelley. Seton parlò con quest'ultimo nel 1889 e non con il cacciatore protagonista del romanzo. Sulla veridicità della storia che gli venne raccontata, nel 1928 lo scrittore/naturalista disse che Monarch fu catturato e venduto al giornalista da un messicano e che le imprese attribuite al re del monte Tallac con molta probabilità appartenevano a più orsi diversi.

Insomma la stampa all'epoca ci ricamò sopra e creò "la star" da vendere al pubblico. La cosa dette i suoi frutti perchè furono almeno 20.000 i visitatori che andarono a vederlo la prima volta che fu esposto al pubblico. Dal 1894 la sua popolarità cominciò a scemare anche perchè arrivarono allo zoo degli struzzi che gli fecero concorrenza.

Popolare o no, durante la lunga prigionia, la sua vita fu abbastanza triste.

Allen Kelly:



Il vero Monarch:









Foto del 1889 che sicuramente ha visto anche Taniguchi dato che ritrae l'orso nella stessa posizione:



La riproduzione dell'orso al museo Young Memorial al Golden Gate Park:



Dalle memorie di Vernon Shepard, il tassidermista (imbalsamatore) si apprendono i seguenti dati:

peso, 1127 libbre (contro le 1200-1600 stimate);
lunghezza, dalla punta del naso alla punta della coda, 7 piedi, 4 pollici;
altezza al garrese, 48 pollici;
piante di piedi anteriori, 14 centimetri di lunghezza, 7 centimetri di larghezza;
pasti piante dei piedi posteriori, 12 centimetri di lunghezza, 6 cm di larghezza.

Le ossa sono conservate all'Università di Berkeley.
Secondo molte tribù indiane, come gli Yurok ad esempio, gli orsi in origine erano esseri umani quindi per loro è sempre stato tabù sia ucciderli che mangiarne le carni. Inoltre proprio perchè considerati antenati tribali, gli orsi meritano celebrazioni e onoranze funebri degne di quelle eseguite per gli uomini.

Nel 1911, anno della morte di Monarch, venne ritrovato Ishi, l'ultimo rappresentate degli indiani Yahi che andò a stare proprio a Berkeley sotto la tutela degli antropologi che erano ovviamente molto interessati a lui.



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Qui un ampio approfondimento sulla vicenda.

Anni fa, grazie ad un'azione politica e giuridica dei nativi americani californiani, il cervello di Ishi è stato tolto all'istituto di medicina, dove era conservato, per essere sepolto. Siccome c'è questa coincidenza del 1911 che lo lega a Monarch, si è pensato che si dovesse compiere un rito anche sulle osse dell'animale. Così tra il 2003 e il 2004, sciamani Yurok hanno eseguito una cerimonia di benedizione e purificazione per consentire allo spirito dell'orso di lasciare le sue spoglie e prepararlo per il suo viaggio di morte/rinascita e rigenerazione.


Della scomparsa del grizzly californiano parla un paragrafo del libro Geografie della paura. Los Angeles: l'immaginario collettivo del disastro. Autore: Mike Davis:







Illustrazione della cattura di un orso (1870)



Nel manga viene scritto: Ciò che si presentò agli occhi di Seton fu l'immagine di Monarch che mosso da una vaga speranza dai contorni indefiniti, camminava incessantemente senza alcun obiettivo. Quella scena rimase profondamente impressa nella mente di Seton.

Viene anche riportata la metafora del fiume usata per descrivere l'orso.

La frase che conclude il racconto originale: The river, born in high Sierra's flank, that lived and rolled and grew, through mountain pines, o'erleaping man-made barriers, then to reach with growing power the plains and bring its mighty flood at last to the Bay of Bays, a prisoner there to lie, the prisoner of the Golden Gate, seeking forever Freedom's Blue, seeking and raging, raging and seeking, back and forth, forever in vain.

Due le edizioni italiane de L'Orso del monte Tallac che mi risultano: una del 1930, pubblicata da Cogliati, e una del 1960 pubblicata da Vallardi. Io dopo Due piccoli selvaggi (che sto leggendo) ho preso Animali eroi e Lobo e altre storie di Animali selvaggi, entrambi del 1940.



Confronto tra i disegni di Taniguchi e quelli di Seton:













Edited by Superior Tuatara - 31/1/2014, 12:09
 
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view post Posted on 31/12/2020, 13:52
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Lady Cla

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Ho letto il primo numero ieri sera e il finale mi ha lasciato una tristezza :cry: tristezza a palate.
L'ambientazione e il periodo storico sono affascinanti: canyon e vallate, avventurieri e allevatori...
In questo primo albo mi è arriva forte la tematica animali selvatici vs. il progresso che avanza
e purtroppo vince quest'ultimo.

Per fare un riassunto: Seton vive e lavora a Parigi dedicandosi alla pittura, un rifiuto della giuria ad una tela inviata ad un concorso delude il nostro artista che decide di fare ritorno in America insieme a una ragazza che conosce di vista.
Questa ragazza è figlia del proprietario di un ranch nel new mexico e tutti in quella zona stanno avendo dei seri problemi con un branco di lupi particolarmente aggressivo. Il capobranco è parecchio astuto e riesce ad evitare trappole e veleni, Seton si appassiona alla questione e decide di trasferirsi per un paio di mesi in new mexico nel tentativo di uccidere i lupi. In molti hanno già provato e tutti hanno fallito, col risultato di istigare i lupi a far peggio e ad uccidere capi di bestiame anche solo per divertimento.
Entrambe le fazioni sfoderano stratagemmi e contromosse sempre più furbe ed è stato bellissimo vedere come si sia creato ed evoluto un "legame" tra seton e lobo il lupo capobranco,
fino all'epilogo in cui la natura selvaggia ne esce sconfitta ma seton porterà per sempre dentro di sè il ricordo e il rimorso della crudeltà dell'uomo.

Un racconto toccante che vi consiglio di leggere, nonostante abbia trovato la parte centrale un po' troppo ripetitiva.
 
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view post Posted on 31/12/2020, 13:57
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Sorella Alberta

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Seton è una serie stupenda di Taniguchi, tra le sue opere più belle, ho potuto recuperarla solo grazie all'iniziativa di Gazzetta!
Il volume secondo per me più bello di tutti, anche per il suo carattere un po' "thriller", per me è stato il più bello, tenendomi con il fiato sospeso. Ma tutti e quattro i volumi sono straordinariamente riusciti e ispirati.

Edited by paul_v - 31/12/2020, 14:17
 
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view post Posted on 31/12/2020, 14:13
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Divoratore di mondi

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Io mi sono fermato alla lettura del primo volume proprio per paura dell'effetto ripetitività.
Detto questo concordo con gli elogi al primo numero bellissimo e, a mio parere, una lettura migliore rispetto a Blanca e I Cani degli Dei che appartengono allo stesso tema.
 
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view post Posted on 31/12/2020, 14:19
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Sorella Alberta

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CITAZIONE (rinnonair @ 31/12/2020, 14:13) 
Io mi sono fermato alla lettura del primo volume proprio per paura dell'effetto ripetitività.
Detto questo concordo con gli elogi al primo numero bellissimo e, a mio parere, una lettura migliore rispetto a Blanca e I Cani degli Dei che appartengono allo stesso tema.

Ho scritto male la frase, per me il secondo volume è il più bello e ciascun volume affronta un tema differente pur in una cornice concettuale ovviamente univoca.
Nel secondo volume il protagonista è bambino, ovvero la voce narrante ricorda un episodio particolarmente importante della sua infanzia. Ed è davvero un volume ricco di emozioni!
 
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view post Posted on 31/12/2020, 14:20
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Divoratore di mondi

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Se avrò l'occasione recupererò!! Purtroppo io ho il numero 1 della prima edizione, quindi mi sa che mi toccherà proseguire "alla frankenstein"
 
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view post Posted on 1/1/2021, 14:26
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Lady Cla

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Ottimo anche il numero 2 che ha dei presupposti diversi dal precedente, come tematica di base è la stessa (uomo vs. natura) ma ho trovato uno svolgimento diverso, in cui entrambe le fazioni lottano per la propria sopravvivenza al limite, anzi oltre il limite delle proprie possibilità. Si viaggia su 2 binari paralleli (Seton e la lince) che alla fine si scontreranno
Stavolta torniamo indietro nel tempo, all'adolescenza di seton. Seton va a vivere presso una famiglia per qualche mese per rimettersi da un periodo di malattia. La famiglia è composta da 3 fratelli (1 maschio e 2 femmine) che hanno deciso di staccarsi dalla famiglia d'origine per intraprendere una nuova attività in mezzo ai boschi. Il lavoro per un po' fila liscio e Seton appena può esplora il territorio fino al giorno in cui
una febbre fortissima colpisce Tom, il fratello maggiore. Non essendoci molto con cui curarsi, a parte un'erba spontanea, Tom torna dai genitori lasciando tutto in mano agli altri 3. Purtroppo tutti e 3 si ammalano di questa strana febbre contagiosa e subiscono le incursioni di una lince che ha 2 piccoli da sfamare.
Mentre i ragazzi soffrono a letto, la lince ruba le galline e come ogni felino che si rispetti, entra in casa a curiosare, farsi uno spuntino, bere l'acqua dal secchio (c'è il fiume di fianco :P ), innescando una vera e propria lotta per la sopravvivenza. I ragazzi riescono a malapena ad alzarsi dal letto e non hanno altro cibo o la possibilità di andare al villaggio che è abbastanza distante.
I giorni passano, le scorte diminuiscono, Tom non torna e non si sa se è vivo o morto, la lince e altri animali si aggirano intorno a casa e i proiettili sono finiti, il panico sale sempre più fino all'epilogo finale che anche stavolta ho trovato d'impatto e di gioia per alcuni ma tragico per altri. L'unica commento che si può fare è: è la natura.

Per ora continuo a consigliare la lettura, ma forse avrei letto prima il numero 2 del numero 1.
 
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view post Posted on 6/1/2021, 16:28
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Lady Cla

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Numero 3 più tranquillo.
Seton è a Londra per studiare, ma non si trova a proprio agio in città e il richiamo della natura vive sempre in lui. I soldi che arrivano dai genitori sono pochi e ciò lo costringe al massimo risparmio fino a trovarsi in una grave condizione di denutrizione. Tornato in america per rimettersi, il padre lo esorta a lavorare anzichè bighellonare nei boschi (e te credo, ha altri 12 figli!). Seton parte allora alla volta della fattoria che i suoi fratelli stanno mettendo in piedi, ma anche in questa occasione, come accaduto nell'albo precedente, la sua attività principale è di esplorare il territorio circostante.
Questa volta l'animale designato è un maestoso cervo, anche lui furbissimo come i predecessori, che metterà in difficoltà Seton e lui come al solito ne sarà ossessionato.
Ho trovato interessante il personaggio di Chaska, il nativo americano, che gli insegna tante cose sull'osservazione della natura e sul modo di vivere della sua gente.
Questo volume mi è sembrato più sottotono e personalmente troppo ripetitivo nel seguire continuamente le tracce dell'animale per pagine e pagine, menomale che il disegno è uno spettacolo.
Oh Seton, ma fare qualcosa per quel disturbo ossessivo-compulviso, no eh? :P
 
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view post Posted on 6/1/2021, 16:54
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Sorella Alberta

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CITAZIONE (clakira @ 6/1/2021, 16:28) 
Questo volume mi è sembrato più sottotono e personalmente troppo ripetitivo nel seguire continuamente le tracce dell'animale per pagine e pagine, menomale che il disegno è uno spettacolo.

anche per me il terzo volume è stato quello meno incisivo della serie, il volume conclusivo, che è anche più corposo, è stato secondo me un'ottima chiusura del cerchio del discorso iniziato con il primo volume.
L'opera è bella, bellissima nella sua interezza, ma se devo dire una mia preferenza,il secondo volume è qualcosa di veramente sorprendente. Il primo è stupendo e programmatico, il "manifesto" dell'intera opera, il quarto è molto complesso e in comunicazione con il primo, il terzo è più riempitivo.
 
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view post Posted on 6/1/2021, 22:27
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Ho la tenda in fumetteria

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Buonasera, concordo sono ormai verso la fine della collezione del corriere e seton é fin ora la serie più bella secondo me, gli animali e la grande vena artistica di taniguchi rendono questo manga eccezionale
 
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view post Posted on 8/1/2021, 13:45
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Lady Cla

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Superior Tuatara puoi sistemare le immagini? sono sparite quasi tutte. D:
===
Letto l'ultimo
Lo considererei come un episodio extra, in quanto Seton non è protagonista ma ascolta un racconto intorno al fuoco di alcuni cacciatori che hanno catturato un temibile orso.
Il racconto ripercorre vari anni dall'infanzia fino all'età adulta dell'orso (una vitaccia!) che più volte incontrerà gli umani, uno in particolare che prima l'ha allevato, poi rivenduto e una volta adulto (ma non riconosciuto) cacciato, ferito, catturato e consegnato ad uno zoo.
Seton con la sua compagna si reca a San Francisco per vedere l'orso ormai fiaccato dalla vita in cattività.
A parer mio sarebbe stato bello vedere questa fase della vita di Seton, che ha intrapreso la professione di naturalista errante e scrittore/disegnatore e della sua compagna, nativa americana da parte di padre e prima promotrice della cultura nativa. Purtroppo in 2 pagine è stata liquidata tutta la parte biografica, lasciandomi un senso di incompletezza.

Serie che lascia l'amaro in bocca rispetto alla sensibilità sul tema ambiente e animali che abbiamo al giorno d'oggi.
Mi è piaciuto? Sì. Lo rileggerò? (come mi è successo già con il film di Into the Wild) manco sotto tortura.
 
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15 replies since 30/1/2014, 22:36   743 views
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