Posts written by minty77

Di solito se hai la Carta Effe hai come minimo uno sconto fisso sui libri novità (5% mi pare), e a seconda del tuo livello punti hai qualche agevolazione (come Cliente Oro mi regalavano le sportine di carta, per dire XD).
Non ricordo altro, ma è pur vero che, comprando libri nuovi quasi solo per regalarli, non faccio mai molto caso a 'ste cose.

La differenza con The Corner Store che parte a 9,90€ quale sarebbe?

Come ti ha già detto Maxtex, da che ho memoria (e mi sa che ci andavo già negli anni '90; ho smesso da qualche anno perché, col boom dei manga, è diventata abbastanza impraticabile anche quella...) Rimini Comix si è sempre fatta la terza settimana di luglio...

Dell'aumento sapevo. A me sembravano già tanti 2€ in più (mi pare che quasi tutta la roba Toshokan passi a 8,90€). Ma addirittura 3€?

In realtà, se parliamo di letteratura di genere, gli autori contemporanei che mi piacciono sono molti. Alla rinfusa: Terry Pratchett, Douglas Adams, Robert Sheckley, Charles Sheffield, Robert Crais, Sarah Paretsky, Kathy Reichs (anche se, dopo 11-12 romanzi, un po' mi sono stufata), Candice Fox, Carol O'Connell, Tess Gerritsen, lo Stephen King del XIX secolo (poi basta), ecc.
Di scrittori "generalisti"... leggo molta meno letteratura generalista, ma il primo che mi viene in mente è David Leavitt.
Tra gli italiani, Rodari, Calvino, Scialoja, Brunella Gasperini, Bianca Pitzorno...

Lunedì, per dire, sono corsa a comprare il terzo libro di Valentina Petri. Era uscito il 16 aprile, e io ero in ritardo! (ovviamente ho letto anche i due precedenti).
Per cui sì: ti parrà strano, ma leggo (e amo) anche libri scritti dopo la Seconda Guerra Mondiale :-P

-The Corner Store 1 €9,90
-Vino Di Zucca 7 €8,90
-Yawara! U.D.E. 6 €15,00

In teoria questi sarebbero i miei.
Ma "The Corner Store" parte a quasi 10€ cad. perché? E' un'edizione con più pagine? O_o

"Vino di Zucca" sono incerta se continuarlo, dopo l'aumento. E' una bella girella, ma non è che mi prenda chissà quanto...

Grazie, skarico.
Io come al solito vivo fuori dal mondo, e mi ero persa tutto lo scandalo.
Che figuretta di palta, il Caverno...


Immagino di essere l'unica per la quale Ocelot è solo un piccolo felino, giusto?



Pure io. E adesso direi che ne so troppo. Forse vivevo meglio prima.
Aiuto! Ma dove siamo finiti?!?



Tante belle domande, ma temo che le risposte siano tristi tristi.
Pure, un'azienda (editori compresi) dovrebbe aver cura del proprio patrimonio reputazionale, e fare attenzione alla natura dei personaggi cui viene collegata. Ma forse nel mondo del fumetto nostrano non siamo ancora arrivati a tale livello di finezza...

L'hai comunque letto prima di me

Sperém!

Secondo me hai centrato il busillis. Hanno portato manghi lunghi e per un pubblico mainstream, probabilmente contandoci parecchio, ma li hanno poi forzati dentro le loro collane sovra-prezzate e del tutto fuori target. Non avrei difficoltà a credere che sia stato un bagno di sangue (o comunque che abbiano dato risultati mooolto lontani dallo sperato), al punto da indurli a creare una nuova linea più adatta a certi prodotti per formato-prezzo.

Io ho letto solo "Trilogia di New York" e non l'ho amato per niente, ma è una questione tra me e il surreale che si trascina da decenni...

Spiace, comunque, che Auster se ne sia andato così presto. R.I.P.

Questo slato meraviglioso apre un mondo di possibilità...

Amen.
Quoto ogni riga.
Diciamole belle forti 'ste cose, perché, davvero, questa politica di marketing del "è tutto favoloso, meraviglioso, imprescindibile, capolavoro!!!!!" ormai ha ampiamente scassato i cabbasisi. Sono anni che lo ribadisco.

(Ma poi, su questo fronte, cosa ti vuoi aspettare dalla Star, che è l'editore che da decenni non riesce a scrivere la sinossi di un proprio manga senza mettere almeno quattro serie di ... e sessantaquattro !. Fateci caso. Gli taglierei le ditine ogni volta )

Bene per la ristampa di Arale! Non lo ricomprerò, perché ho già la vecchia edizione, ma trovavo fosse un delitto che non fosse reperibile in commercio anche per le nuove generazioni.

Stupita che Star faccia ricicciare fuori Dengeki Daisy, ma, fra tutte le teorie complottare e di retropensiero riportate, trovo più plausibile la versione per cui la Motomi sia semplicemente un pallino di Posocco, il quale ha probabilmente atteso la scadenza della licenza Flashbook per "riprendersi" un manga da lui amato e riproporlo.

Su tutto il resto sorvolo, ché non mi interessa praticamente niente. Potrei giusto fare un pensierino su "Long Period", solo perché ha una cover carina e pastellosa, ma considerando la marea di arretrati che mi infestano casa e il fatto che il boys love non è esattamente il mio genere d'elezione, probabilmente bypasserò pure quello.

Mi allineo nel riconoscere che, se le cose più notevoli di tutto il cucuzzaro ai nostri occhi sono due ristampe, o siamo ormai troppo vecchi noi, o inizia a esserci davvero un problema di base.
Per parte mia, comunque, la vivo abbastanza serenamente: la roba da leggere non mi manca, per cui spero che almeno i ragazzini si divertano con tutti i titoli che invece io ignorerò bellamente. E pace!

Prima di acquistare "Il viaggio di Shuna", ho voluto sfogliarlo dal vivo. Dopodiché l'ho ordinato di corsa, ma nell'ottica di portarmi a casa un libro illustrato, non un manga.

Il manga di Nausicaa lo lessi ai tempi della prima edizione Panini. Assolutamente un'opera meritevole, suppongo, e comunque importante considerando l'autore, ma anche io ho faticato su molti passaggi. Non ho dato particolarmente la colpa all'opera, quanto ai miei gusti: Nausicaa fa capo a un genere che non amo granché leggere, e di sicuro non è entrato fra i miei manga preferiti, anche se sono contenta di averlo in collezione (più o meno come sono contenta di avere in libreria certi classici della letteratura che sono un po' un must, anche se non è che mi prendano chissà quanto quando li leggo XD).

"Il ragazzo e l'airone" devo ancora vederlo. Onestamente lo temo, considerando che, per me, già ne "Il castello errante di Owl" c'erano un po' di complicazioni di troppo nello svolgimento della trama (non mi è spiaciuto come film, ma l'ho avvertito come "pesante").
"Si alza il vento" lo vidi al cinema. Non riesco ad allinearlo al resto della produzione di Miyazaki. La storia è tutt'altro che incomprensibile e risulta assai interessante, nel suo genere, benché prolissa. Ma, per me, il genio del regista s'è palesato altrove.