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| CITAZIONE (Duke Togo @ 13/1/2024, 19:45) Il suo SATSUMA GISHIDEN edito dalla Dark Horse è, insieme a Lone Wolf & Cub, il miglior manga jidaigeki che abbia mai letto. Peccato che in Italia Hirata sia inedito, in Francia e Spagna invece è pubblicatissimo! Le opere di Hirata hanno un vantaggio rispetto a quelle di Koike/Gojima, una maggior attenzione al realismo storico, il che consiste nel tratteggiare i samurai in una complessità che tende a smitizzarli. Koike/Gojima sono più attenti al lato finzione, costruendo personaggi fortemente empatici, Hirata ha nell'ambientazione storico/sociale il suo vero atout vincente, situazione che mostra i limiti di una società che si era erta nella cristallizzazione delle caste e nel posizionare i samurai ai vertici "effettivi" della piramide. Con un grosso problema, con la fine del periodo delle guerre, c'erano pochi posti al potere e troppi samurai... Poi, vabbè, Hirata era un grandissimo calligrafo (forse su youtube si possono ancora vedere le sue performance al festival di Angoulême...) quindi è famoso anche per questo logo. Che tanto Boh! nemmeno sa che significa, sigh.
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