Fanzine, riviste e cataloghi

I lettori di manga in Italia credo si possano dividere in tre categorie:

I Cristofori Colombi: coloro che hanno cominciato negli anni '80 con gli albi della Granata Press e pubblicazioni precedenti.
I Padri Pellegrini: coloro che hanno visto la partenza del boom a metà anni '90.
I discendenti degli Yankees: coloro che hanno iniziato nel terzo millennio con il mercato ormai avviato.

Le fanzine sono state realizzate dai primi e lette dai secondi.


Toki Cartoni & Tv

Rivista pubblicata dalla Panini e orientata più verso la televisione che i manga.





Animania - Nuova serie





Fanzine della Dynamic Italia che nel formato extralarge è durata solo sei numeri ma che reputo la migliore di tutte per qualità della carta, grafica, articoli e simpatia dello staff. Tra i collaboratori c'erano anche il doppiatore Fabrizio Mazzotta e il giornalista Luca Raffaelli con le loro rubruche. L'angolo della posta poi era uno spasso.
Nonostante Internet io oggi una rivista come "Animania" la comprerei comunque per lo spirito con cui era realizzata. Merita un approfondimento in un post più avanti.

Vado un attimo OT: riordinando alcune riviste di manga mi è capitato di ritrovare un catalogo della Marmax risalente al biennio 2000-2001.



Era una ditta che si occupava di vendita per corrispondenza e online di materiale importato dal Giappone: artbook, anime comics, manga originali, DVD, Laserd Disc, cards, shitajiki, poster, ecc.. Partecipava anche alle fiere del fumetto.
Non so se esiste ancora, o se ha cambiato nome. L'indirizzo Internet adesso è quello di un negozio di elettronica arabo.

Comunque sfogliando le pagine per curiosità sono andato a leggere i prezzi degli artbook... ed erano parecchio alti!



Per esempio: Der Mond di Yoshiyuki Sadamoto, versione normale originale venduta a 65,07 euro. The Art of Mononoke Hime: 57,84 €; Bastard Illustrations: 57,84 €; Berserk Illustrations File: 54,22 €.
La moneta unica era appena entrata in corso e si ragionava ancora in lire, pertanto 110-120.000 lire per un volume non erano certo poche.

Al che mi sono ricordato il motivo per cui non ho cominciato a collezionare artbook giapponesi di pari passo con i manga: proprio per via dei prezzi. Non è che non mi interessassero, erano un "guardare e non toccare". E la situazione sarebbe la stessa oggi se uno dovesse affidarsi solo ai rivenditori in fiera o alle fumetterie.

"La posta del drago" era nell'edizione sottiletta di Dragon Ball?
In una fanzine non me la ricordo o non mi è capitato di leggerla.