Goen

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view post Posted on 29/2/2024, 14:14
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Sorella Alberta

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CITAZIONE (DoctorDoomIII @ 29/2/2024, 14:10) 
Fortunati voi se non avete mai visto in un'azienda le persone che "ci mettono la faccia" ma non decidono un bip.

I responsabili della linea editoriale decidono eccome sulle proposte, i business manager si affidano alla expertise del responsabile editoriale perché le sue scelte si tramutino anche in vendita. Non è che in una casa editrice i titoli da far uscire li decidono il CEO o il CDA... semplicemente poi fanno letteralmente i conti e prendono decisioni, ma di diversa natura che scegliere i titoli.
A me sembra chiaro che Goen, non avendo ora un vero responsabile editoriale che disegna una linea, spari nel mucchio, acquistando licenze per sperare di vendere qualcosa vivendo di mese in mese.
 
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view post Posted on 29/2/2024, 14:25
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CITAZIONE (paul_v @ 29/2/2024, 14:06) 
bastava vedere più semplicemente i più recenti annunci. Non è che ogni volta per comprendere come si stia conformando un parco testate di una casa editrice bisogna fare filologia. E non è che prima devono finire La Corte dei 100 Demoni o Swan (ovvero mai) per capire che non stiano più puntando su una certa diversificazione. Come hanno annunciato nuova roba per lo più shounen e qualche shoujo commerciale, così puoi ben vedere come non abbiano annunciato nulla su altri fronti.

A logica in un piano editoriale stabilisci dei rapporti tra prodotti "commerciali" e altri che lo sono meno ma che decidi di portare per altri motivi (valutazione personale, prestigio, ecc).

Quindi si, se non ne annunci di nuovi tra i secondi devi anche valutare se hai portato a termine i precedenti liberando "slot".

Percarità magari sono passati (sparo numeri ora) da 30 proposte di cui 25 commerciali e 5 no, a 40 di cui 35 commerciali e sempre le solite 5 no.
Quindi ok hai sbilanciato il piano editoriale e l'impressione è che ti interessa più di ieri puntare al lato commerciale.
Ma appunto per farlo devi metterti lì e analizzare la cosa.

Se ci dobbiamo mettere a fare il discorso, che odio, delle solite etichette shonen, shoujio, josei, seinen scusami ma finiremmo per dover vedere che

Principessa Rocker - seinen
Fable - seinen
Mitsuyokon - josei
Raise wa Tanin ga Ii - seinen
Ase to Sekken - seinen
Candy & Cigarettes - seinen
Anata ga Shite Kurenakute mo - seinen

ma ripeto questo è un modo superficiale di analizzare le opere in se, giusto parlare di "commerciale" ma entriamo in un'analisi specifica, titolo per titolo, e ripeto ancora in rapporto alla proposta editoriale complessiva dell'editore, che IO non ho il tempo di fare.
 
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view post Posted on 29/2/2024, 14:26
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Anche serie mooolto vecchie sono nel limbo da anni, per un Karakuri Circus finito (e meno male, anche se pubblicazione e traduzione dei volumi che andava appunto a volume...) abbiamo un Junjou Romantica iniziato in Italia nel 2017 di cui sono usciti solo 7 volumi, per esempio. Per me infatti non ha senso parlare di un "post...." direttore editoriale (ce ne sono stati anche altri prima di Ciotola), come ho scritto prima
CITAZIONE
le cose con loro sono andate storte fin dall'inizio (Alice Academy, uno dei loro primissimi manga, ha avuto problematiche non dissimili a quelle che hanno ora...), sono continuate ad andare storte, su questo topic li abbiamo dati morti mille volte, eppure sono ancora qua. Onestamente non so cosa pensare, ad un certo punto però il troppo... stroppierà.

Per quanto riguarda le licenze dei manga, io sapevo che spesso e volentieri a livello europeo sono gestite da mediatori. Qualche utente del forum aveva postato un'intervista a un agente francese che vendeva pacchi di licenze ad appunto più case editrice europee, purtroppo l'ho perso e non l'ho salvato :(
 
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view post Posted on 29/2/2024, 14:31
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CITAZIONE (paul_v @ 29/2/2024, 14:14) 
I responsabili della linea editoriale decidono eccome sulle proposte, i business manager si affidano alla expertise del responsabile editoriale perché le sue scelte si tramutino anche in vendita. Non è che in una casa editrice i titoli da far uscire li decidono il CEO o il CDA... semplicemente poi fanno letteralmente i conti e prendono decisioni, ma di diversa natura che scegliere i titoli.
A me sembra chiaro che Goen, non avendo ora un vero responsabile editoriale che disegna una linea, spari nel mucchio, acquistando licenze per sperare di vendere qualcosa vivendo di mese in mese.

Paul, RW era ed è un'azienda minuscola, altro che CEO, CDA e compagnia danzante.
Nelle aziende minuscole o chi sta a capo delega in toto a un'altra persona una certa questione (come può essere il piano editoriale, e le scelte) perchè magari lui preferisce occuparsi di altro, come la mera gestione amministrativa, o commerciale o magari prendersi il suo guadagno e dormire tutto il tempo.
Oppure TU puoi avere sul biglietto da visita scritto il titolo che vuoi che fa tanta scena ma non conterai mai VERAMENTE nelle scelte, e dovrai sempre sottostare a quelle altrui.

Non conosco Ciotola, non ho mai parlato con Ciotola, ma sto bene attento a pensare che "era Ciotola a decidere tutto ciò che riguardava le pubblicazioni".

Ma ho sempre sentito descrivere Saviano più come il secondo tipo di persona che il primo.
Che finchè sei in sintonia va benissimo, ma appena ci sono problemi, ciaone, non conti nulla.
Se vuoi resti e inghiotti e "ci metti la faccia" e se non vuoi la porta è lì.


Dammi pure del prevenuto ma anche leggendo:

-----------
Molto semplicemente, e senza bisogno di fare voli pindarici, l'azienda sceglie legittimamente di procedere nella direzione che ritiene più opportuna, io altrettanto legittimamente scelgo di fare altrimenti.
Vorrei che una cosa sia chiara: non si tratta di "giusto" o "sbagliato", ma di approcci diversi che portano a conclusioni logiche e, a un certo punto, inevitabili. Succede, anche se questo significa "lasciare" storie e persone a cui vorrò sempre davvero bene..
-----------

Non crederò mai che Ciotola se ne sia andato, pardon si sia separato da Goen perchè Saviano ha imposto di pubblicare un titolo che a lui non piaceva, o di bocciarne uno da lui proposto.

Edited by DoctorDoomIII - 29/2/2024, 14:37
 
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view post Posted on 29/2/2024, 14:36
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CITAZIONE (DoctorDoomIII @ 29/2/2024, 14:10) 
Probabilmente non faccio testo, però perdonatemi ma sorrido a sentire "almeno Ciotola ci metteva la faccia" come se dipendesse da lui la gestione aziendale di Goen con tutte le varie magagne.
Fortunati voi se non avete mai visto in un'azienda le persone che "ci mettono la faccia" ma non decidono un bip.

Sì davvero si vedeva era un appassionato per quello apprezzavo i suoi interventi, nel mio piccolo con il suo abbandono non gli ho più dato un euro a loro dato hanno iniziato a sparire nella comunicazione! forse forse l'ultimo di karakuri è proprio l'ultima cosa che ho acquistato
 
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view post Posted on 29/2/2024, 15:09
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CITAZIONE (Solbadguy @ 29/2/2024, 14:36) 
Sì davvero si vedeva era un appassionato per quello apprezzavo i suoi interventi, nel mio piccolo con il suo abbandono non gli ho più dato un euro a loro dato hanno iniziato a sparire nella comunicazione! forse forse l'ultimo di karakuri è proprio l'ultima cosa che ho acquistato

Ci sta, è evidente vista la lunga collaborazione (12 anni) pur con ruoli diversi e inizialmente di secondo piano (almeno per un lettore) quella "separazione" implichi valutazioni che vanno oltre la cosa in se, e sia segno di problematiche anche forti, seppur "invisibili" dall'esterno.

Perdere la persona su cui si nutre fiducia (anche esagerata), che sia per la scelta dei titoli, del rapporto con il cliente, di quello che si vuole, può essere la classica goccia.

Il fatto che a me freghi poco (pur non disprezzando Ciotola, anzi, ma neanche esaltandolo) non significa che la si debba pensare allo stesso modo, e come detto in un mondo legato ai social ha indubbiamente un valore.
 
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view post Posted on 29/2/2024, 16:49
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CITAZIONE (Mari chan @ 29/2/2024, 14:26) 
Anche serie mooolto vecchie sono nel limbo da anni, per un Karakuri Circus finito (e meno male, anche se pubblicazione e traduzione dei volumi che andava appunto a volume...) abbiamo un Junjou Romantica iniziato in Italia nel 2017 di cui sono usciti solo 7 volumi, per esempio. Per me infatti non ha senso parlare di un "post...." direttore editoriale (ce ne sono stati anche altri prima di Ciotola), come ho scritto prima

Per quanto riguarda le licenze dei manga, io sapevo che spesso e volentieri a livello europeo sono gestite da mediatori. Qualche utente del forum aveva postato un'intervista a un agente francese che vendeva pacchi di licenze ad appunto più case editrice europee, purtroppo l'ho perso e non l'ho salvato :(

Io per ora ho trovato questo articolo. Mi ricordo che pure animeclick ne ha parlato
www.drcommodore.it/2023/02/22/manga-anime-giapponese-editor/
 
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view post Posted on 29/2/2024, 17:39
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Io a quell'ultima frase credo poco.

Descrive gli editor di tutta europa come un branco di ignoranti sul mercato manga, dei meri impiegati che pendono dalle labbra dell'agente (bevendosi tutto) o tanto creduloni da giudicare l'opera da un capitolo (leggendolo in chissà quale lingua tra l'altro) mentre è sempre emerso, almeno in Italia ma non vedo perchè altrove debba essere diverso, che molti hanno conoscenze sui singoli titoli, magari non come un appassionato sfegatato, ma che comunque "seguono" i prodotti e cosa offre, anche di nuovo il panorama nipponico, sia seguendo interamente un'opera perchè apprezzata "da lettore" sia limitatamente ma comuqnue in modo da valutare un'eventuale interesse d'acquisizione futuro.
 
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view post Posted on 29/2/2024, 21:07
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Secondo me il dottore ha ragione :P In realtà non seguo moltissimo però ho avuto la percezione che Goen tra alti e bassi mandasse davvero tutto in porto come diceva, seppur coi tempi (biblici) suoi propri.

Evidentemente ai nipponesi la cosa andava bene, ci metti anni ma pubblichi tutto e compri le licenze di tutti i volumi.

Adesso che hanno combinato, si sono piantati di nuovo? :sakurambo: Cmq la principessa rock, il cui vol. 1 è stato da me incautamente comprato un mese fa, lo hanno finito!
 
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view post Posted on 29/2/2024, 21:18
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Grazie miss stella 87!
Ho trovato anche l'articolo originale https://www.linternaute.com/livre/mangas/2...-les-tendances/ che è anche più interessante (ho messo la traduzione di gooogle ma si capisce tutto!)
 
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view post Posted on 1/3/2024, 06:40
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CITAZIONE (the black prince @ 29/2/2024, 21:07) 
Secondo me il dottore ha ragione :P In realtà non seguo moltissimo però ho avuto la percezione che Goen tra alti e bassi mandasse davvero tutto in porto come diceva, seppur coi tempi (biblici) suoi propri.

Evidentemente ai nipponesi la cosa andava bene, ci metti anni ma pubblichi tutto e compri le licenze di tutti i volumi.

Adesso che hanno combinato, si sono piantati di nuovo? :sakurambo: Cmq la principessa rock, il cui vol. 1 è stato da me incautamente comprato un mese fa, lo hanno finito!

Non proprio, il manga ha cambiato rivista e c'è una sorta di stagione 2, che è formata da altri 3 volumi... vedremo anche questa? :rolleyes:

Edited by Boh! - 1/3/2024, 13:52
 
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Pero' e' un peccato. In quel biennio si erano ripresi alla grande portando a compimento varie serie, tutto lasciava presagire ad una nuova vita editoriale e invece niente. Ora oltre che non esce nulla quel poco che arriva e' stampato con i piedi. Yokoama shopping blog, il nuovo di fujita...spariti. Che poi hanno ristampato i numeri esauriti di kiseiju ma non hanno detto niente. Sono secoli che li aspettavo e l'ho scoperto a culo, bo
 
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view post Posted on 1/3/2024, 09:05
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Nei vari post sui social comunicano sempre anche le ristampe/nuovamente disponibili e ricordo con molta chiarezza anche alcuni volumi di Kiseiju.
Mi sa semplicemente che te li sei persi.
 
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view post Posted on 1/3/2024, 09:19
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A ok allora me li ero persi
 
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CITAZIONE (maxtex74 @ 29/2/2024, 09:15) 
mi pare un supposizione grossolana , ho conoscenti e parenti che hanno figli che studiano lingue alle università e la prima lingua è il Cinese e ora anche l'Arabo ,per sbocchi lavorativi immediati ,
(cut)
il giapponese non è più la prima lingua scelta...

Certo che il Cinese e l'Arabo sono più utili a fini lavorativi, ma dimentichi che, comunque, quando frequenti una facoltà di lingue, il più delle volte non puoi limitarti a impararne solo una. Di solito devi portarne avanti minimo due, più normalmente almeno tre. Per cui è facile che comunque il Giapponese salti fuori, soprattutto se parliamo di facoltà di orientalistica.
Inutile girarci attorno: rispetto agli anni '90, in cui il giapponese era una lingua esotica e c'erano pochissimi studiosi che lo praticavano (e i manghi qua da noi venivano tradotti soprattutto dall'inglese delle edizioni americane), poi c'è stata un'esplosione nei numeri. Al giorno d'oggi è vero che i manghi (e i libri) da tradurre sono tanti, ma comunque nel frattempo un sacco di gente si è rivolta agli studi di nipponistica (e ancora ci si rivolge). Sta' tranquillo che l'editore che cerca traduttori (anche solo improvvisati) ora ha un bel bacino di papabili fra cui scegliere.

CITAZIONE
però non ci vuole solo un buona capacità traduttiva ma anche saper adattare le traduzioni al contesto della storia del manga ...altrimenti siamo tutti capaci ad usare Google Translate o altre metodi ...

Sacrosanto. Ma tu stai ragionando presupponendo il fatto che all'editore interessino tutti questi aspetti professionali della traduzione e non soltanto il tirare a campare. Ti ricordi di chi stiamo parlando, vero? :rolleyes: Ormai da anni girano voci su Goen e il suo rapporto coi traduttori. Credi che i professionisti affermati e più capaci (quelli che possono scegliere, cioè) abbiano tanta voglia di rischiare? Più probabile che questo editore si trovi a dragare fra la massa dei laureati in Giapponese in cerca delle prime esperienze lavorative.
In un post più sopra ho fatto notare come, in sole 6 uscite, "Barakamon" abbia cambiato 4 traduttori. Non è certo una cosa che faccia pensare a dinamiche lineari e professionali... Poi, magari, mi sbaglio. Ma, guarda caso, nella stragrande maggioranza dei casi, presso gli altri editori, chi prende un titolo da tradurre al vol. 1, quasi sempre lo porta anche a termine...

(Che poi, io non mi stancherò mai di ricordare da dove arriva RW. Ve li ricordate i tempi della Planeta DeAgostini in Italia? Quando i fumetti stranieri uscivano con traduzioni assurde e illeggibili? Ho intere serie a fumetti USA funestate da testi praticamente illeggibili. Tra l'altro "Hellblazer" era un'altra serie in cui i traduttori cambiavano a ogni albo... Ecco, si dava tanto la colpa al fatto che in PlaDeA fossero spagnoli. Ma in realtà si appoggiavano a personale italiano. Lo stesso - o quasi - che, in seguito, con RW, subentrò proprio alla Planeta nell'editare quei comics americani...)
 
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9871 replies since 13/3/2014, 23:25   336011 views
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